È finita in gloria, ma è stato un calvario. Un Cagliari decisamente sconclusionato e male in arnese ha liquidato la pratica Ternana con un sofferto 2-1, rischiando non poco davanti a un avversario tutt’altro che trascendentale. C’è voluta una mezza rivoluzione della squadra fra primo e secondo tempo, attuata da un Ranieri che negli spogliatoi ha cambiato quattro uomini in un solo colpo e dato una scossa all’intera squadra.
Fuori gli elementi in particolare difficoltà (ma nel pallone c’erano praticamente tutti, escluso Radunovic), dentro quelli che bene o male avrebbero potuto dare in campo maggiore determinazione e coraggio. Risolutoria la decisione di Ranieri di passare dal 4-4-2 iniziale a uno speculare 3-5-2 con gli avversari, che per tutto il primo erano riusciti a imbrigliare i rossoblù e farli apparire completamente fuori fase. È stato un primo tempo a dir poco sotto tono, a tratti inguardabile. Come già altre volte, il vantaggio acquisito nei primi minuti non è servito a sciogliere la squadra e farle trovare sicurezza ed entusiasmo.
Poteva essere una gara tutta in discesa, invece è diventato subito il solito calvario di errori, giocate di una banalità sconcertante, depauperamento mentale e fisico. In poche parole, non ce ne voglia Ranieri, si è rivisto il Cagliari inguardabile dell’era Liverani. La Ternana si è adeguata alla povertà rossoblù, ma non ha disdegnato qualche pungente controffensiva che ha dato luogo anche a interessanti opportunità di concretizzazione. Il Cagliari ha fatto vedere il peggio di se stesso, anche se a questo non sembrano esserci limiti. Se ne è andata a farsi benedire la solidità di difensiva che Ranieri era riuscito a cucire addosso a una compagine sgangherata e male assortita. Il centrocampo è rimasto una scatola vuota, da cui fuoriusciva solo fumo e nient’altro. D’altronde, cosa pretendere da Di Pardo, Zappa (gol occasionale a parte), Obert, Deiola, Lella, il Nandez sconclusionato di questi ultimi tempi, il Makoumobou fine a se stesso, un Pavoletti fuori tono e ben lontano da una forma accettabile.
Nel secondo tempo Ranieri ha sconvolto la squadra, ben quattro cambi a testimoniare che nel primo tempo la squadra gli è piaciuta praticamente zero. A Non è che nella ripresa il Cagliari sia diventato uno schiacciasassi e salito in cattedra, ma almeno ha mostrato una carica nervosa differente. Nella confusione di un gioco approssimativo e confuso, Nandez e compagni hanno gettato gambe, polmoni e cuore oltre l’ostacolo e creato almeno cinque chiare occasioni da gol. Ma la mancanza di quell’istinto da killer in area di rigore e piedi abbastanza ineducati per centrare il bersaglio da fuori, hanno ribadito la debolezza dei rossoblù in fase realizzativa. Una falla che purtroppo per questo campionato rimarrà aperta.
Con questi tre punti è stata messa una seria ipoteca sui playoff, ma non si può abbassare la guardia. Caso mai lavorare in proiezione mini torneo finale, dove ci sarà la lotteria del dentro o fuori. Lo ha ribadito Ranieri al termine della partita. Un mister decisamente soddisfatto per la vittoria e il secondo tempo della squadra. “Determinante è stato l’apporto dei ragazzi – ha detto il tecnico rossoblù -, ci hanno creduto e abbiamo affrontato il secondo tempo con latro spirito. I ragazzi ci hanno creduto e hanno vinto”. Incomprensibile per Ranieri il crollo nervoso dopo aver preso il gol. “È accaduto come a Parma e non mi spiego il perché – ha proseguito Ranieri -, ho detto ai ragazzi di stare calmi che avremmo ripreso la partita. Così è stato. Nel secondo tempo i ragazzi sono stati bravissimi, abbiamo lasciato poco agli avversari, forse due tiri. In uno Radunovic è stato davvero grande. Quelli che sono entrati hanno cambiato il corso della partita”. Infine un pensiero al suo vecchi presidente Tonino Orrù, scomparso i giorni scorsi. “Al minuto di raccoglimento per Tonino – ha chiuso il mister – mi è venuto un groppo in gola. Professionalmente devo tutto a lui: mi ha scoperto e lanciato ad alti livelli. Non lo potrò dimenticare”.
Luciano Onnis
Cagliari (4-4-2): Radunovic, Di Pardo (47 Barreca), Dossena, Obert (47 Altare), Zappa (70 Goldaniga); Nandez, Makoumbou, Deiola, Lella (47 Rog); Pavoletti (47 Luvumbo), Lapadula. (All: Ranieri)
Ternana (4-2-3-1): Iannarilli; Diakitè, Bogdan, Mantovani; Ghiringhelli (82 Defendi), Colulibaly (47 Cassata), Agazzi, Palumbo ( 72 Capanni), Corrado, Portipilo (Donnarumma 81), Favilli. (All: Lucarelli)
Arbitro: La Penna
Reti: 5 Deiola, 12 Partipilo, 15 Zappa.