di Luciano Onnis
Contro ogni pronostico e ogni apparente logica calcistica. Un Cagliari arcigno e mai domo, plasmato sapientemente da Davide Nicola, ha fermato l’Atalanta terza in classifica sullo 0-0 e conquistato un punto d’oro per la sua bisognosa classifica. Alzi la mano chi, in casa rossoblù e fra i tifosi, non avrebbe firmato prima della partita per questo importantissimo risultato, giunto grazie a una prova attenta e senza tanti fronzoli. Bravi tutti, ma una una nota di merito in più per l’allenatore che ha impostato una partita perfetta sotto l’aspetto tattico e mentale e per Elia Caprile che nel finale ha evitato con una parata miracolosa da autentico fuoriclasse una sconfitta a quel punto assolutamente immeritata. Ma grandi meriti anche per Adopo infaticabile a centrocampo e per tutta la difesa, sufficienza piena anche per Makoumbou e Deiola, mentre Felici e Zortea sono rimasti un po’ in ombra.
Da non dimenticare infine Piccoli, che ha disputato una partita di grande sacrificio e praticamente da solo ha affrontato la difesa nerazzurra. Mister Nicola ha vinto la gara in panchina con uno schieramento studiato nei minimi particolari. Il Cagliari doveva stare prudente, attento a non far arrivare gli avversari in aerea. Intento, quello del tecnico, che è riuscito perfettamente grazie all’assetto escogitato per impedire ai bergamaschi di sfondare per le vie centrali e di aggirare la difesa cagliaritana sulle fasce. Il modulo scelto da Nicola è stato in origine il solito 4-2-3-1, con la variante però del mediano Deiola al posto del trequartista Viola a supporto di Piccoli. Il capitano cagliaritano ha avuto il compito di fare da schermo in mezzo al campo davanti a Makoumbou e Adopo, senza doversi preoccupare di affiancare Piccoli in avanti.
Mister Nicola ha di fatto piazzato il pullman rossoblù davanti al proprio portiere, ma senza tenerlo mai fermo. Ci sono state anzi alcune possibilità di interessanti ripartenze, ma errori tecnici nel palleggio e nel controllo del pallone hanno gettato alle ortiche chance davvero allettanti. L’Atalanta ci ha provato fino alla fine, ma oggi non era francamente il rullo compressore che siamo abituati a vedere. Tante le assenze nella Dea, sia per infortunio che per turn over. Mercoledì dovrà disputare in casa la gara di ritorno di Champion contro il Brugge, contro cui ha già giocato martedì scorso, ed è credibile che l’importanza di quella partita possa avere condizionato la squadra in campo contro il Cagliari. Ma nessun merito deve essere tolto ai ragazzi di Nicola e allo stesso tecnico, che hanno disputato una grande partita e meritato il a Reggio. Forse, con un po’ di spregiudicatezza in più, si sarebbe potuto tentare anche il colpaccio pieno, ma va benissimo anche così.
Un dopo partita di soddisfazione in casa Cagliari. I giocatori hanno prima esultato in campo davanti ai 500 tifosi rossoblù presenti nello stadio bergamasco, poi brindato con il thè caldo negli spogliatoi. Soddisfatto ma sempre lucido mister Nicola nell’intervista a fine gara. “Avevamo di fronte un avversario altamente qualitativo dal punto di vista tecnico, fisico e della personalità – ha detto il tecnico cagliaritano -. La mia squadra a me oggi è piaciuta molto perché è stata sempre ordinata, in grado di potersi dare le giuste coperture, senza mai rinunciare a giocare. Abbiamo migliorato tanto, è chiaro che l’Atalanta ha avuto maggior possesso palla come era prevedibile che fosse. Ma non abbiamo mai subito, migliorando il palleggio in difesa, salendo con uno un po’ più corto. Forse avremo potuto verticalizzare meglio in alcune circostanze, ma arriveremo anche a questo, Intanto godiamoci questo punto meritatissimo e andiamo avanti per questa strada“.