Un aperitivo per la notte di gala di sabato sera con ospite il poco gradito Venezia nella prima estrazione della lotteria dei payoff. Il Cagliari si è tuffato questa mattina nel clima della partita clou contro gli avversari forse più ostili da un anno a questa parte, svolgendo l’allenamento alla Unipol Domus con le porte aperte ai tifosi. Circa trecento ultras hanno assistito all’allenamento della squadra del cuore dalla loro abituale postazione d’assalto della curva Nord, cantando a squarciagola e accendendo fumogeni per tutta la durata della seduta fisica e tecnica, diretta in campo da mister Ranieri. È stato proprio “sir Claudio” ad accendere gli sconvolts avvicinandosi a loro prima dell’inizio dell’allenamento. Alcuni minuti di conversazione fra applausi e incitamenti, poi il tecnico ha mandato sotto la curva i suoi giocatori quasi a voler stipulare un patto d’amore, di fede e di sostegno incessante per sabato sera.
Una mossa che conferma la sensibilità di Claudio Ranieri verso i tifosi e la sua empatia con il popolo rossoblù e la città. Cosa è andato a dire ai tifosi l’acclamato mister, lo ha raccontato lui stesso nella conferenza stampa del post allenamento. “Li ho avvisati di stare attenti perché i giocatori avrebbero tirato in porta a ripetizione negli esercizi tecnici e che difficilmente avrebbero azzeccato il bersaglio, mandando i palloni in tribuna. Giusto per evitare che si facessero male prendendo qualche pallonata in faccia”. Passando a presentare la partita con il Venezia, il tecnico cagliaritano ha preannunciato che “sarà una partita bella, avvincente, difficile sia per noi che per loro”. Da parte sua, e lo chiede anche all’ambiente, è convinto che “non bisogna caricare troppo i ragazzi” e che “sarò io a fare l’ago della bilancia, farli stare tranquilli e pronti al fischio dell’arbitro”. Tutta la rosa è a disposizione, esclusi i lungo degenti Falco e Caparadossi, la cui stagione è finita con largo anticipo per via di pesanti infortuni. “Stanno tutti bene – ha detto Ranieri parlando dei suoi – , ci stiamo preparando a giocare 90 minuti, più l’extra time ed eventuali tempi supplementari, Ci serve esperienza, sangue freddo e voglia di far bene. Al termine della partita con il Venezia e delle eventuali altre dei playoff, se saremo con la coscienza a posto, sia in A o B, faremo buone vacanze”, Sulla domanda scontata se si sente il clima di rivalsa per la partita dello scorso anno a Venezia che ha trascinato il Cagliari in B, Ranieri non usa giri di parole: “Il Venezia aveva fatto il suo dovere, il Cagliari no”.
Luciano Onnis