Con la testa rivolta a sabato contro l’Udinese per la possibile ultima chiamata verso la salvezza, il Cagliari passa intanto il turno di Coppa Italia con un risultato a favore che da queste parti fa strabuzzare gli occhi anche ai più ottimisti.
Quella con il Cittadella, sesto in serie B, era una partita che in altri tempi avrebbe richiamato allo stadio un numero accettabile di spettatori, stavolta non è stato così. “Non ce ne frega un c… di questa partitella”, hanno scandito più volte i pochi e irriducibili ultras della curva Nord della Unipol Domus, desolatamente vuoto e con la curva Sud neppure aperta. Delusione e rabbia hanno tenuto a distanza anche la maggior parte degli ultras, ma quei duecento che hanno timbrato il cartellino è stato per rivolgere cori e insulti da amanti traditi a presidente e giocatori.
Non è comunque mancato l’incoraggiamento ai ragazzi in campo, del tutto incolpevoli dell’osceno campionato dei ‘grandi’. Un clima di dura contestazione come poche altre volte si è visto fra vecchio Sant’Elia, Is Arenas, Sardegna Arena e adesso Unipol Domus. Per sabato sera contro l’Udinese è già annunciato un clima pesantissimo.
Mazzarri risparmia i cosiddetti titolari e schiera le seconde e perfino terze linee. Ma la novità del giorno è la direzione di gara affidata all’arbitra Maria Sole Ferrieri, forse un po’ emozionata ma comunque all’altezza della situazione e sicuramente meglio di certi suoi colleghi maschi che vanno per la maggiore anche in serie A.
I ragazzini tengono testa ai più esperti avversarie vanno perfino in vantaggio con Deiola (oggi capitano) che stacca bene di testa in mezzo all’area e insacca di testa. Al 40esimo c’è perfino il raddoppio di Ceter che insacca a porta sguarnita dopo un rinvio del portiere ospite maniero su un tiro dalla distanza.
Due minuti dopo lo stesso attaccante colombiano ha la possibilità di fare doppietta su un’altra facile occasione, ma tira in bocca all’estremo difensore ospite. Vantaggio meritato, motivati e bravi i giovanotti della Primavera di Alessandro Agostini, integrati fra supportati dai fratelli maggiori Radunovic, Lykogiannis, Zappa, Deiola, Oliva, Pereiro e Carboni, l’ultimo solo dei quali da considerare un titolare della squadra A di Mazzarri.
Nel secondo tempo i rossoblu sembrano limitarsi al controllo della partita e alla gestione del risultato, il Cittadella accenna a una reazione, ma è ben poca cosa. Entrano anche gli ‘amministratori’ Grassi e Joao Pedro, segna Pereiro al 64esimo e per una dose di allenamento c’è spazio anche per Caceres e Dalbert. Il Cittadella segnerebbe anche il gol della bandiera, ma il Var annulla dopo che la pur brava arbitra aveva convalidato.
La rete degli ospiti arriva comunque all’85esimo con un tiro spettacolare di Donnarumma dai trenta metri che si insacca all’incrocio dei pali di Radunovic vanamente proteso in tufo. Finisce 3-1 senza patemi d’animo, Anzio con la possibilità dei rossoblu di arrotondare il risultato, ma Desogus, Joao Pedro e Pereiro si mettono una mano sulla coscienza e sprecano occasioni d’oro. Sabato sera contro l’Udinese sarà tutta un’altra cosa, ma intanto finalmente alla Unipol Domus si è tornati a sapere come è fatta una vittoria, roba ormai da sogni proibiti.
CAGLIARI: Radunovic, Altare, Carboni (72 Caceres), Obert, Zappa, Kourfalidis (59 J.Pedro) , Oliva, Deiola ( 72 Dalbert), Lykogiannis (81 Desogus), Ceter (59 Grassi), Pereiro. (All: Mazzarri)
CITTADELA: Maniero, Cassandre, Frare, Adorni(79 Smajlaj), Donnarumma, D’Urso (62 Branca), Danzi, Mazzocco, Antonucci (Balducci), Cuppone (Vita), Mastrantonio (62Beretta). (All:
ARBITRA: Maria Sole Ferrieri Caputi
RETI: 16 Deiola; 40 Ceter; 64 Pereiro; 85 Donnarumma;
L. On.