Il Cagliari pronto per il Parma, per Nicola non si tratta di uno spareggio salvezza

Una partita importante, importantissima, ma anche stavolta mister Davide Nicola non vuol sentir parlare di spareggio: Cagliari-Parma, in programma domani domenica  alle 15 alla Unipol Domus, non deve essere caricata – secondo l’allenatore – di eccessivo peso sulla squadra. Infatti, ha parlato dei suoi giocatori dicendo che li vuole ben carichi mentalmente, ma leggeri nell’esecuzione del pensiero di gioco.  Come prassi, il mister si è presentato all’ora di pranzo, al termine dell’allenamento del mattino di rifinitura, in conferenza stampa per parlare dell’incontro con la squadra di Fabregas.

“Tutte le squadre che lottano per lo stesso obiettivo nostro, e il Parma lo è,  sono sotto pressione e sicuramente è uno scontro diretto importante. È  una squadra che produce gioco, ma che può anche concedere qualcosa. Noi ci concentriamo su quello che sappiamo fare per metterli in difficoltà, loro hanno cambiato qualcosa inserendo Djuric che conosco bene, e che dà un riferimento di peso e altezza là davanti. Prima il modulo solito era la catena sono sulle fasce e poi l’accentramento per tirare in porta. Ora hanno l’alternativa  del centravanti di peso. Sappiamo che il campionato sarà duro fino alla fine, che piaccia o no, con un obiettivo da raggiungere con fatica e difficoltà, da inseguire col lavoro e la leggerezza di chi sa di dare sempre il massimo. L’equilibrio e la fiducia nei propri mezzi fanno la differenza, l’errore può starci e va limitato, ma va vissuto con lucidità e senza ulteriore pressione”.

Inevitabile tornare sulla finestra di  calcio mercato chiusa lunedì notte. “C’è stata un’analisi a 360 gradi per confermare il gruppo di lavoro per almeno il 90%, lavorando anche sul minutaggio accumulato dai singoli e sulle loro caratteristiche all’interno del nostro sistema. In alcuni ruoli potevamo essere un po’ corti, ma l’arrivo di Coman ci dà la possibilità di giocare con due esterni offensivi a seconda della gara da affrontare, e ci permette di ruotare gli effettivi in varie posizioni. Giocatori come Pavoletti, Deiola e Viola hanno un ruolo importante all’interno dello spogliatoio, che va oltre il minutaggio, stiamo cercando di valorizzare tutti con nuove idee, senza mettergli fretta e dando tempo ai più giovani”.

  Sul nuovo arrivato Coman, il mister sta cominciando a farsi le sue idee.  “Coman ama giocare a sinistra, ma può farlo anche a destra, come Zito Luvumbo e Felici. Questo ci dà la possibilità di cambiare posizioni a partita in corso per avere ulteriori soluzioni, abbiamo elementi duttili in grado di determinare. Florinda Coman ha giocato l’ultima partita l’8 dicembre, poi il campionato che disputava  nei paesi arabi è rimasto fermo fino all’11 gennaio,  ma si è sempre allenato, sta bene e deve solo integrarsi nel gruppo e in un nuovo tipo di calcio. Tutti devono avere l’ambizione di incidere, così si merita di essere impiegati maggiormente”.

Zappa? “Ha faticato, pur facendo il suo come sempre, contro Torino e Lazio perché ha trovato due rivali come Karamoh e Zaccagni che sono molto abili nel difendere la palla, svariare e calciare, ma sono molto soddisfatto del suo rendimento”.

Luvumbo? “Si è allenato per la prima volta con il gruppo in settimana, verrà con noi per respirare di nuovo l’aria della partita, e magari potrà anche tornare utile, ma se si aggrega è perché riteniamo sia idoneo a entrare seppur per uno spezzone”.

Prati e Kingstone? “Nessuno ha la porta chiusa, ognuno ha il suo percorso di crescita, Matteo mi piace moltissimo ma a centrocampo siamo in cinque per due posti e lui probabilmente combacia di più con una mediana a tre che a due, come stiamo utilizzando ora; King deve lavorare per costruire il proprio status, ha qualità e gamba, l’ha dimostrato, ci mette l’anima e tornerà utile, ma va aspettato”.

L.O

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