Neppure il tempo di far festa per la sontuosa vittoria di domenica sera con il Torino che il Cagliari si è rituffato già ieri mattina, dopo la notte di riposo, nel clima campionato.
Venerdì è in calendario l’anticipo a Udine (18,30) e c’è preparare seriamente un incontro che sembra aperto a ogni risultato. Dopo l’exploit delle prime cinque partite che hanno collocato i bianconeri friulani ai vertici della classifica, è arrivato il logico rallentamento fisiologico che una squadra di medio livello deve sempre prima o poi subire. Chi non ricorda il Frosinone di due campionati fa? Adesso i laziali sono ultimi in classifica in serie B. Ciò non significa di certo che il Cagliari andrà ad affrontare avversari in fase di ridimensionamento e perciò sotto tono. Tutt’altro. I rossoblù non incapperanno in questo errore, Davide Nicola non permetterà cali di tensione fra i suoi ragazzi e poter lavorare sulle ali dell’entusiasmo sarà un valore aggiunto.
Le attenzioni del mister – come ha ammesso lui stesso in conferenza stampa dopo la vittoria con il Toro- saranno riservate in particolare su un aspetto della squadra che non lo soddisfa: si soffre troppo e si prendono gol evitabili su palle inattive. È probabilmente un problema di posizionamento, ma anche di concentrazione. Intanto, con il Torino c’è stata la conferma della capacità di adattamento della squadra a situazioni diverse e la bravura di Nicola nel saper leggere la partita. Partiti con il 4-4-1-1 capace di trasformarsi elasticamente in 4-2-3-1 in fase d’attacco, nel secondo tempo davanti alla supremazia tecnica dei granata, Nicola è tornato al 3-5-2 e qui, grazie anche al ricorso a forze fresche e di qualità (Gaetano, Palomino e Lapadula), è cominciata la riscossa cagliaritana, portata avanti con il cuore fino a ribaltare il risultato, poi nel difenderlo. Da elogiare tutti in blocco, ma una citazione particolare dovrebbe essere riservata a Piccoli.
Per lunga parte dell’incontro, lì davanti ha fatto reparto da solo, non disdegnando di dare una mano in fase di ripiegamento. Ha fatto sentire il suo peso fisico, anche con buona tecnica e intelligenza tattica. Quando avrà un compagno di reparto che lo assecondi con maggiore frequenza, sarà capace di fare la differenza. Ne siamo convinti.
L.O