La ferita è ancora aperta, le due sconfitte consecutive con Udinese e Bologna (in casa) hanno rimesso in discussione il Cagliari di Davide Nicola e creato ombre e timori su una squadra che non ha al momento una sua identità e fatica nel trovare la quadra per una formazione e un modulo che sono ben distanti dall’essere soddisfacenti.
L’illusione che tutto volgesse al meglio dopo il mini ciclo positivo con Parma, Juventus e Torino, si è spenta con le prove opache di Udine e della Unipol Domus con i bolognesi. Domani ci potrebbe essere una controprova, il Cagliari vola a Roma per incontrare una lanciatissima Lazio. Poi, il prossimo turno, arriva alla Unipol Domus il Milan altalenante, ma pur sempre una grande del campionato.
“Andiamo a giocare in una cornice motivante – ha attaccato in conferenza stampa pre gara il mister rossoblù Davide Nicola -, giocando a Roma contro una squadra in un grande momento di forma e con grandi qualità. Dovremo fare una partita ad alto tasso di livello tecnico ed emotivo, cercando di limitarli e trovando noi il modo di impostare la partita. Veniamo da una partita in cui abbiamo cercato di farlo, ma non sempre ci riusciamo”.
Tornando alla deludente partita con il Bologna, Nicola ha una sua convinzione. “Soffrire con il Bologna ci sta, ma hanno sofferto anche loro in almeno cinque occasioni. Abbiamo fato bene le due fasi, siamo mancati sotto rete dove dobbiamo essere più determinati. Ci alleniamo a farlo, con fiducia, è un percorso lungo. Dobbiamo essere meno frenetici nelle uscite, ogni tanto ci mettiamo in difficoltà da soli. E di questo siamo consapevoli. La Lazio è una squadra straordinaria, però noi dobbiamo essere bravi a capire che l’equilibrio sta nel dimostrare di voler attaccare che difendere. Serve l’abilità di restare in partita con qualità, in entrambe le fasi. Spesso nelle transizioni si trovano gli errori determinanti per il risultato”.
Sulla formazione ancora niente di deciso, a detta del mister. Ma c’è da scommettere che non si priverà di Adopo a centrocampo, come certo il rientro di Mina al centro della difesa, anche se Palomino è stato contro il Bologna uno dei meno peggio.
L.O