Tanta sofferenza,ma il Cagliari riesce a raggiungere un pareggio prezioso al Cibali per 1-1 contro il Catania. In dieci per oltre mezz’ora, la squadra di Lopez ha tenuto a bada l’assalto degli etnei uscendo indenni da una gara difficilissima.
Dopo quattro minuti è subito Sau a mettere in difficoltà il portiere etneo con un bel tiro dal limite dell’area. Il Cagliari cerca spesso di colpire con le ripartenze, tenendo bene la gestione del campo contro una squadra visibilmente inferiore. Alla lunga si gioca però troppo a centrocampo col risultato che la gara diventa noiosa, e che nessuna delle due riesce a trovare i varchi per pungere. Infatti il primo vero brivido arriva alla mezz’ora con una punizione velenosa di Lodi che Avramov toglie dall’incrocio.
Il Catania prende coraggio e inizia a forzare i suoi assalti collezionando calci d’angolo e falli laterali in posizione pericolosa. Nené risponde costringendo Andujar agli straordinari mentre episodio dubbio poco dopo quando un difensore del Catania tocca di mano in area: Rizzoli giudica involontario il tocco.
Apre il secondo tempo un gran tiro dalla distanza di Daniele Dessena che sfiora il palo destro. È il preludio per il gol cagliaritano: doppio tocco Nené-Sau, Rolin si lascia scappare la palla e Matias Vecino insacca alle spalle di Andujar. A quel punto il Catania torna all’attacco e schiaccia il Cagliari nella propria metà campo trovando il pareggio con una incornata di Bergessio che trafigge Avramov: è l’undicesimo gol di testa subito dal Cagliari in questo campionato.
Con Cossu i rossoblù cercano di avere uno stimolo in attacco ma Avelar compie l’ingenuità della partita: già ammonito fa un fallo inutile in mezzo al campo e si fa espellere. L’assalto del Catania si fa vibrante e la difesa deve lottare per non subire lo svantaggio. Rolin trova pure la traversa, e Astori trova un Rizzoli in palese difficoltà che fischia punizioni a caso. Gli ultimi minuti sono col fiato sospeso ma Avramov fa buona guardia: finisce 1-1.
Simone Spada
