Il Cagliari pareggia con l’Udinese in una Domus incandescente

È stato un mezzogiorno di fuoco in versione calcistica  quello del duello fra Cagliari e Udinese nella Unipol Domus in versione forno a legna.
Ne sono uscite cotte in egual misura entrambe (0-0 il  risultato finale), capaci di un’epica impresa nel riuscire ad uscire dal campo con le proprie gambe dopo 97 minuti di gioco sotto l’afa umidiccia del settembre tropicale cagliaritano. Un miracolo che non ci sia stato lavoro per gli operatori sanitari in servizio allo stadio, con giocatori in campo  e tifosi sugli spalti esposti a serie rischi da decisioni di menti folli che hanno fatto disputare un evento di grande impegno fisico in condizioni ambientali impossibili.

La partita é cominciata e finita senza i temuti problemi  di carattere sanitario, tutti vivi e vegeti. Alla fine anche il risultato è  andato bene a entrambe alle squadre, con qualche recriminazione in più per il Cagliari che  avrebbe dovuto sfruttare il turno casalingo contro una squadra alla sua portata. Ma se  non si segna non si vince, ed é già importante che non si sia perso. Cagliari e Udinese si sono spartite la posta in palio, ma gli ospiti che proprio sul finire hanno avuto un’occasione d’oro per portarsi via i tre punti.

Ci ha pensato l’estremo difensore rossoblù Rudonovic a fare il miracolo, riscattando l’erroraccio di Bologna con cui aveva regalato la vittoria ai felsinei. Mister Ranieri ha mandato in campo un prudente schieramento a tre in difesa,  con cinque sulla linea di centrocampo pronti ad abbassarsi e chiudere le fasce laterali con gli  esterni e i cosiddetti braccetti del 3-5-2. Un modulo a specchio sull’avversario, con il chiaro intento del “primo non prenderne”.

Il tecnico cagliaritano ha ancora una volta presentato in campo qualche sorpresa, almeno una  che tutti però attendevano. Si è visto per la prima volta in campo il gioiellino della campagna acquisti, il  regista  ventenne Prati, ed é stata la lieta novella. Il ragazzino ha dimostrato di saperci fare e di avere le idee chiare, abbinate a prestanza fisica e a una tecnica individuale di ottimo livello che gli permette di giocare di prima intenzione e impostare rapidamente le azioni, senza perdersi in ricami inutili.

Buono anche l’esordio dei due difensori centrali, Wieteska e Hatzidiakos, andati ad aggiungersi al primo titolare Dossena. Note invece tutt’altro che positive dall’attacco, anello forse debole della squadra rossoblù, dove Zito non può da solo cantare e portare la croce. L’assenza di Lapadula si sente, eccome. E sarà ancora lunga, almeno fino a novembre inoltrato, fermo restando che al suo rientro la condizione atletica non sarà delle migliori e che solo giocando tornerà  a essere il bomber dello scorso campionato in B. Nel dopo partita, mister Ranieri non ha fatto una grinza per la vittoria sperata e non arrivata.

“Il risultato non mi soddisfa, la prestazione dei ragazzi si – ha commentato Sir Claudio -. Il caldo certo ci ha condizionato, ma soprattutto l’umidità ha svuotato e prosciugato i ragazzi. Sono convinto che abbiamo preso la strada maestra, che é quella di lottare in ogni partita su ogni pallone. Le partite possiamo anche perderle, e in serie A succederà più che l’anno passato in B, ma non la voglia di combattere”.

Soddisfattissimo invece del ragazzino Prati. “Ha fatto una grande partita – ha giudicato l’allenatore cagliaritano -, sembrava un veterano. L’ho tolto alla fine solo perché me lo ha chiesto lui, diversamente sarebbe rimasto in campo. É il regista che ci mancava”. Elogio ed encomio anche per il portiere Radunovic:                   “Ha salvato il risultato, senza il suo miracolo nel finale saremmo qui a parlare di una sconfitta”. Adesso i rossoblù sono attesi da quattro partite difficilissime, contro squadre di prima fascia. Un tour de force che potrebbe dirci di che pasta è fatto questo Cagliari.

Luciano Onnis

Cagliari (3-5-2): Radunovic; Hatzidiakos (79’ Obert), Dossena, Wieteska; Zappa (79’ Nandez), Makoumbou, Prati (79’ Di Pardo), Deiola, Augello (66’ Azzi); Pavoletti (60’ Shomurodov), Luvumbo. All. Ranieri. 

Udinese (3-5-2): Silvestri; Kabasele (37’ Ebosse, 46’ Guessand), Bijol, Perez; Festy (71’ Ferreira) Samardzic, Walace, Lovric (71’ Payero) , Kamara; Thauvin (82’ Pereyra), Lucca. All. Sottil. 

Arbitro: Doveri di Roma.

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