Il Cagliari espugna Verona grazie ai gol di Pavoletti e Deiola

di Luciano Onnis

Serviva l’impresa e stavolta il Cagliari non ha deluso: espugna Verona e si garantisce, anche se ancora non matematicamente, la permanenza in serie A anche nel prossimo campionato. I rossoblù sono adesso a 8 punti dall’inferno del terz’ultimo posto che spedisce direttamente in serie B. Bravo quindi il Cagliari a far sua una partita clou, che si sapeva in partenza sarebbe potuta essere determinante.

La squadra di Davide Nicola stavolta non ha fallito. Sarebbe stato prezioso anche un pareggio, ma i tre punti della vittoria sono oro che cola. I rossoblù hanno disputato una partita saggia, attenta in ogni zona di campo e soprattutto in fase difensiva, preparata scrupolosamente e giocata senza sbavature. D’accordo, avevano davanti avversari che si sono dimostrati in campo ben poca cosa, da prendere con le pinze perché comunque più avanti dei rossoblù di due punti e questo qualcosa doveva pur significarlo. Nicola ha azzeccato tutto, schierando un undici iniziale prudente, ma non arroccato sulla difensiva.

Difesa a tre, con l’hadicap dell’assenza del leader assoluto Yerry Mina, centrocampo a cinque con la cerniera molto mobile e brava a coprire sia al centro che sulle fasce. E poi, lì davanti il giovane Pavoletti (37 anni), chiamato al difficile compito di sostituire il bomber Roberto Piccoli, squalificato. Il capitano è stato l’uomo partita, come lo era stato a Bari due anni fa per il ritorno in A. Ha segnato e tenuto alta la squadra nelle ripartenze, ha spronato e incoraggiato ripetutamente i compagni, ha segnato il gol del vantaggio che ha dato la svolta alla gara. Cosa si può chiedere di più all’uomo simbolo di questa squadra?

Fare pagelle e dare voti oggi, non è giusto. Tutti promossi, qualcuno più dell’altro ma largamente sufficienti. Ci piace che a segnare il gol fino del 2-0 sia stato Alessandro Deiola, giocatore con i piedi poco educati ma una generosità sconfinata e un cuore grande così quando si tratta di dare una mano al suo Cagliari. Spesso abbiamo sottolineato la sua tecnica poco raffinata e i tanti errori con il pallone fra i piedi quando si è trattato di fare giocate difficili. Ma non lo abbiamo condannato per questo. Ci piace che Alessandro oggi abbia segnato per un motivo particolare: ripetutamente viene lapidato da una parte degli stessi tifosi rossoblù, ingenerosi e talvolta nei suoi confronti anche scorretti, per non dire altro. Si possono capire le critiche, ma non gli insulti e perfino gli auguri di ogni male. Non sono accettabili, vengono solo da tifosi incivili e idioti. Non meritano un giocatore e un ragazzo come Alessandro Deiola. Che, non venga mai dimenticato, ha il Cagliari nel cuore.

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