Il Cagliari espugna Cosenza ma perde il 4° posto. Dal 27 maggio la lotteria dei play-off

E adesso la lotteria finale dei play-off. Il Cagliari, vittorioso per 1-0 a Cosenza ma senza il quarto posto che va invece al Parma, incontrerà con gara secca nei preliminari del 27 maggio (ore 20,30) quel Venezia con cui i rossoblu hanno un conto in sospeso dallo scorso campionato, quando i lagunari già retrocessi trascinarono anche i sardi in serie B.

In quell’occasione i veneziani fecero fino in fondo il loro dovere sportivo: era stato il Cagliari a non riuscire a fare un solo misero gol ad  avversari in disarmo,  in una partita drammatica per l’importanza e rivelatasi poi vergognosa per la pochezza dei cagliaritani. Ieri con il Cosenza, che si giocherà la permanenza in B contro il Brescia nei play-out, la squadra di Ranieri si è portata a casa i tre punti in una partita senza infamia e senza lode, data la caratura abbastanza mediocre degli avversari.

Ad un primo tempo effervescente e piacevole, ha fatto seguito una ripresa a tratti  imbarazzante per gli errori e gli orrori visti sul rettangolo di gioco. È stato ancora una volta  ‘Sentenza’ Lapadula a sistemare le cose e mascherare le pecche di una squadra mal assortita e, per metà del campionato, pessimamente diretta. Il bomber italo-peruviano ha regalato al Cagliari 30 dei 60 punti fatti, segnando 30 dei 50 gol complessivi realizzati dai rossoblù. Numeri che parlando da soli e dicono tutto sulla scarso apporto dei compagni in un campionato del tutto deludente.

Solo un miracolo nei play-off potrebbe ribaltare il giudizio negativo su una stagione che non è stata come i tifosi speravano. Troppo tardi  il cambio in panchina, la stagione era ormai complicata  quando è arrivato al capezzale rossoblù il guaritore Ranieri, peraltro lasciato a gennaio senza i rinforzi che aveva chiesto e la società gli aveva promesso. Ha fatto tutto il suo dovere, sir Claudio, e anche di più. L’abbiamo scritto e lo ripetiamo: i ronzini non possono essere trasformati in purosangue. Ma ormai è andata, il popolo rossoblù non può che affidarsi alla buona stella per la lotteria finale.

Serviranno l’esperienza, le capacità e l’ascendente del mister, la buona vena di quei pochi giocatori di spessore presenti in organico, l’ardore e i muscoli dei meno dotati tecnicamente e soprattutto la concentrazione di tutti per sovvertire le forze in campo durante i play-off. Spaventano, oltre alle lacune tecniche, i cali di tensione accusati anche contro il povero Cosenza. Si sono rivisti errori madornali in difesa da parte di Zappa, Dossena e Altare, anche Radunovic non è rimasto esente da colpe. Non è andato meglio  il centrocampo,  affidato ai manovali Deiola e Kourfalidis e al disorientato Rog, ancora l’ombra del giocatore che abbiamo apprezzato tre campionati fa.  Come ombra di se stesso è anche Pavoletti, il cui rapporto intimistico con il gol sembra essersi ormai raffreddato del tutto. E che dire di Luvumbo? Un girellone inconcludente, fumoso e inutile alla causa. 

Rimangono Nandez e Makoumbou (ieri prudenzialmente in panchina perché diffidati), Mancosu e Lapadula. Saranno questi quattro giocatori a doversi far carico delle sorti della squadra nella rincorsa al posto rimasto per la serie A. Dovranno trascinare i compagni in un’avventura non impossibile, ma molto in salita. Ci sarà da soffrire, e tanto.  Come del resto è stato in tutto questo campionato. Ma bisogna provarci, dando tutto quel che si ha. Hai visto mai che…                            

 Luciano Onnis

Cosenza (3-4-2-1): Micai; Martino, Meroni, Venturi; Marras, Voca (Calò 68), Praszelik (Finotto 56), D’Orazio; Cortinovis (Cortinovis 56); Florenzi (Brescianini 69); Zilli (Arioli 76). (All: Viali)

Cagliari (4-3-1-2) Radunovic; Zappa, Dossena, Altare, Azzi; Rog (Viola 76), Deiola, Kourfalidis (Nandez 76); Mancosu (Obert 65); Pavoletti (65 Luvumbo), Lapadula (Prelec 91). (All:Ranieri)

Arbitro: Abisso

Rete: 24’ Lapadula

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