Il Cagliari doma il Torino: Bellanova e Deiola regalano un 2 a 1 da sogno

Grande, grandissimo Cagliari. Con il cuore, i piedi e la testa… ciao ciao. Grazie alla forza e alla determinazione messe in campo, sbanca Torino con un 1-2 che sarebbe potuto essere anche più consistente se i rossoblu avessero avuto un po’ più di cinismo e fortuna sotto rete. Una vittoria che può essere considerata la svolta del campionato se questo Cagliari, plasmato da Mazzarri e rovesciato al mercato di gennaio, continuerà con questa maturità e consapevolezza delle proprie capacità.

Una squadra giovane, ma allo stesso tempo davvero matura e quadrata. Il futuro fa adesso meno paura, anche se non ci sarà da abbassare la guardia. È questa la squadra di un immenso Bellanova, di un insuperabile Lovato, dell’armadio Altare, dell’esperto Goldanica. Ma lasciatecelo dire, dato che spesso lo abbiamo criticato per i suoi limiti tecnici, di un monumentale Deiola che, operaio infaticabile, oggi ha regalato i tre punti al Cagliari “che nel cuor gli sta”. E che facciamo, non ringraziamo Cragno per questa vittoria? Al 38esimo ha fatto una parata che ha dell’incredibile, salvando il risultato. È tornato anche lui ad essere l’ Uomo Cragno, insuperabile.

Non è stata una partita facile, il Torino è una squadra forte, con ottime individualità e guidato da un tecnico, Juric, che è davvero bravo nel forgiare le sue squadre. Ma nell’altra panchina c’era oggi un altro allenatore che non gli è certamente da meno nel dare carattere e identità ai suoi giocatori. Mazzarri, che può anche non essere il massimo in fatto di empatia mediatica, è di certo l’artefice di questa rinascita della compagine rossoblù. Diamogliene atto e chiediamo scusa per le critiche che, noi per primi, gli avevamo riservate. E’ probabile che nelle undici partite che rimangono, qualche sconfitta arriverà. Ma questo Cagliari saprà riprendersi e vincere la corsa per la salvezza.

Primo tempo. Squadre a specchio per la marcatura a uomo disposte da entrambi gli allenatori in ogni zona del campo (sono tre le squadre che la praticano in serie A), per cui il gioco si fa frenetico, con poco palleggio e possesso palla. Il Cagliari è ben messo e ha tanta voglia in corpo di fare risultato. Già al 4’ i rossoblu hanno due occasionissime nella stessa azione, ma Joao Pedro di testa (colpo debole e indirizzato centralmente) e Deiola che spara alto di piattone sulla respinta di Savic, sprecano le due possibilità di andare subito in vantaggio. All’11esimo le occasioni da rete si riequilibrano per un liscio di Grassi, ma Brekalo grazia Cragno.

Prevalgono in campo i duelli a uomo uno contro uno, con il Torino che prevale di qualche spanna per via del miglior tasso tecnico dei singoli. Ma il Cagliari non si scompone, ribatte colpo su colpo e e al 21esimo c’è il gol del vantaggio: rimessa laterale di Dalbert, Grassi mette al centro in area rasoterra approfittando dell’errore di un difensore granata, arriva dalla destra come un treno Bellanova che insacca nella porta parzialmente sguarnita. Al 36esimo Altare potrebbe raddoppiare su azione di calcio d’angolo, ma è in equilibro precario e spara alto da posizione favorevolissima. Il Cagliari perde troppe palle a centrocampo e il Torino si fa rabbioso. I rossoblu si salvano al 38esimo con una parata incredibile di Cragno peccato per la quantità industriale di palloni persi a centrocampo. Si va al riposo con il vantaggio in tasca, meritatissimo.

Secondo tempo. Il Toro torna in campo infuriato, vede solo quel poco di rosso che intravvede nelle divise del Cagliari, oggi in maglia bianca e pantaloncini blu. Ma sono bastati quei bordi rossi per far salire il sangue ai tori-nisti. Il Cagliari viene schiacciato nella propria metà campo e al 54 subisce il gol del pareggio. C’è una fallo ingenuo di Dalbert su Belotti sul vertice destro dell’area, poi sulla battuta lo stesso Belotti lasciato ingenuamente libero insacca (54esimo) con un diagonale dalla breve distanza.

Il gol subito ha il potere di rinforzare i rossoblu, al 59esimo Pereiro calcia male una ghiotta occasione. Mazzarri dà un segnale chiaro alla squadra: fa uscire la mezza punta uruguagia e mette dentro un attaccante vero come Pavoletti. Il senso del cambio è questo: giochiamocela per vincere. Detto e fatto. Ci pensa l’operaio Deiola al 62esimo a firmare un sogno: cross dell’inesauribile Bellanova, Pavoletti fa ponte di testa per il ragazzo di San Gavino che insacca dal limite dell’area con un diagonale precisissimo. Il Toro si sgonfia, perde il suo uomo più pericoloso Belotti per infortunio e i ragazzi di Mazzarri non corrono più alcun pericolo, salvo avere anche l’occasione per fare il 3-1 con Goldaniga in mischia. Finisce in festa e gloria. I giocatori rossoblu si concedono ai 400 tifosi che per tutto l’incontro non hanno smesso un solo minuto di incoraggiarli. Bello questo scherzo di carnevale al Torino e alle concorrenti per la salvezza, la festa è qui al Comunale.

L.On

TORINO (3-4-2-1): Savic, Djidji, Bremer, Rodriguez; Ansaldi, Lukic, Pobega, Vojvoda; Brekalo, Pjaca; Belotti. (All:Juric)

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato, Altare; Bellanova, Marin, Grassi, Deiola, Dalbert; Pereiro, Joao Pedro. (All: Marrazzi)

Arbitro : Volpi

Reti: 21’ Bellanova; 54’ Belotti; 62’ Deiola.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share