Vigilia di Cagliari-Verona (venerdì 20,45 Unipol Domus) e Davide Nicola mette tutti in guardia dai facili pronostici di vittoria che aleggiano nella tifoseria cagliaritana. Getta acqua sul fuoco, l’allenatore del Cagliari, come è sua prassi e di tutti gli altri colleghi a ogni livello, qualunque squadra si vada ad affrontare, anche se fosse di serie inferiore. E’ il gioco della parti mettere le mani avanti, non si sa mai. Che il Cagliari voglia vincere e che questa è una occasione imperdibile, sembra scontato. Il Verona è una pari grado, non vive un buon momento. Ma come abbiamo scritto prima della precedente partita contro il Genoa in crisi profonda, il Cagliari è da tempo una sorta di “fatebenefratelli”, sempre pronto ad accorrere in aiuto dei moribondi. E a Marassi, nel turno scorso, per poco non rispettava la sua indole generosa. Ecco le parole di Davide Nicola in conferenza stampa, atte a scaricare di troppa responsabilità i suoi ragazzi.
GARA NON DECISIVA, MA IMPORTANTE
“Voglio vincere sempre, ma non ragiono in base al mero risultato. Chiaro che vincere ti dà felicità e fiducia, ma vincere è sempre difficile e oltre al risultato ci sono prestazioni e aspetti chiave da analizzare. Il pareggio può essere molto importante se poi lo valorizzi con una vittoria a ruota, la continuità non va sottovalutata e in tal senso anche un punto dietro l’altro è particolarmente importante. Il campionato è equilibrato, nessuno regala nulla, niente è scontato, anche le sfide dal pronostico che appare segnato. La classifica parla chiaro, noi dobbiamo essere convinti che ci sono partite che possono darti una spinta preziosa, ma fino alla fine nessuna partita sarà decisiva. Chi conosce le corse salvezza sa che fino a 4-5 partite dalla fine del torneo tutto è in ballo. Quella di domani, come a Genova, è una gara che può darti tanto: non sarà però decisiva, come non lo saranno le successive. La continuità è importante, non è detto che un po’ di pareggi in fila siano peggio di due vittorie in mezzo a una serie di sconfitte. Intanto mettiamo dentro determinazione e voglia, così facendo i risultati arrivano, senza dubbio, e lo dico sempre ai miei calciatori”.
TUTTI PRESENTI
“I ragazzi sono tutti a disposizione. Sarà una gara tosta, difficilissima, l’Hellas Verona ha vinto due scontri diretti contro Genoa e Venezia, ha messo in difficoltà molte compagini più attrezzate, sanno cosa fare e per noi sarà un’opportunità per migliorare certe dinamiche, cosa già fatta a Genova. Domenica abbiamo fatto passi avanti in fase di transizione, dobbiamo però essere più precisi e rapidi, ancora non occupiamo gli spazi al meglio, ma bisogna continuare così come fatto in questi giorni, con il focus sulla transizione offensiva e l’attenzione in generale in fase di non possesso specie in zona gol, perché ancora subiamo delle reti che non possiamo permetterci. È una settimana corta, i ragazzi si sono messi da lunedì testa bassa a lavorare insieme, questo mi è piaciuto tanto perché è il modo migliore per avvicinarsi a una gara importante come questa”.
LO SPIRITO DELLA SQUADRA
“Noi iniziamo sempre con l’idea di dare uno schiaffo all’avversario, di proporre e imporci, poi c’è anche il rivale e ci sono l’andamento della partita e le fasi della stessa a direzionare quello che può essere l’atteggiamento o l’interpretazione. Noi favoriti? È divertente leggere che lo siamo, se si guardano i numeri si possono avere opinioni differenti, pensiamo che loro hanno vinto 4 gare e noi 2, che la classifica ci vede molto vicini e i valori espressi sono in linea con gli obiettivi iniziali. Ciò che sarà decisivo è la determinazione in zona gol, nei duelli, nelle transizioni, non amo la parola ‘gestire’, preferisco che la squadra capisca i momenti, quando spingere e quando ragionare, con grande attenzione e maniacalità nell’occupazione degli spazi, con equilibrio, perché ogni palla può essere decisiva e può fare la differenza”.
QUALE FORMAZIONE
“Abbiamo lavorato su varie soluzioni, come sempre. Sappiamo di avere qualità e quantità per scegliere dal mazzo e sono molto sereno. Marin trequartista? Non scarto mai nulla, sarebbe una bella intuizione e sfida, non è proprio la sua posizione ma ha abilità tecniche per l’ultimo passaggio, forse in posizione così avanzata perderebbe qualcosa nello spazio per l’inserimento. In mediana abbiamo dato minutaggio a tutti, Prati ne ha avuto un po’ meno perché, dopo il rientro dall’infortunio, gli altri stanno performando molto bene. Scegliamo sempre in base al tema della gara, chi entra fa quello che gli viene chiesto, l’importante è riuscire a non abbassare mai la qualità e l’intensità a seconda di chi gioca. Makoumbou e Marin hanno maggiore esperienza internazionale degli altri, vorremmo dare più spazio anche a Prati ma non tutti possono giocare e non possono giocare sempre per un lungo minutaggio. Si valuta comunque di giorno in giorno e in base a quelle che sono le richieste e le idee”.
L.O.
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