Il Cagliari all’assalto della Roma: mister Nicola pronto alla sfida con l’ex eccellente Claudio Ranieri

di Luciano Onnis

Roma nun fa la stupida domani, dacce ‘na mano a stare in serie A. Il Cagliari se la canta e, soprattutto, se la spera. Di tornare a casa con un risultato positivo e un po’ di ossigeno per la sua classifica sempre asfittica. Si va a trovare l’amato Claudio Ranieri, con tanto rispetto ma anche con l’idea pazza di farlo soffrire un pochettino. E’ il concetto di fondo emerso nella consueta conferenza stampa della vigilia di Davide Nicola, a cui piacerebbe moltissimo – e non solo a lui – sgambettare chi lo ha preceduto sulla panchina del Cagliari.

«Per me è stata una opportunità allenare il Cagliari, sono fiero di aver preso il testimone da un allenatore così importante. Quello che ho apprezzato è stata sempre la grande qualità dell’uomo e del professionista. Ranieri è un punto di riferimento per noi allenatori, non solo per me. Fin da quando sono arrivato ho però cercato di dare una impronta al mio Cagliari e lo faremo sino alla fine». Il tecnico cagliaritano sa che non sarà facile fare punti contro i giallorossi lanciatissimi verso la zona Europa. «E’ una squadra assolutamente qualitativa, capace di stare in campo, altamente competitiva, con giocatori portati al loro massimo livello da Ranieri». Che Cagliari ci vorrà per competere contro questa Roma? Innanzitutto, si parla di Zappa e della sua assenza. Nel Cagliari non c’è un suo sostituto nel ruolo di esterno basso destro e tutti i nodi prima o poi vengono al pettine. «Premetto che comunque Gabriele questa partita non l’avrebbe giocata, ne avevamo già parlato fra di noi. Chi ha giocato di più ha bisogno di riposare, ma non posso farlo con tutti assieme, toglierei certezze alla squadra. Abbiamo preparato due modi di stare in campo senza di lui».

La novità principale è che torna Palomino e che quindi si passa alla difesa “a tre”, con una linea di centrocampo “a cinque”, una punta centrale e un trequartista. Dovrebbe essere la volta buona per restituire una maglia di titolare a Prati nel ruolo di play, affiancato a destra da Adopo e Zorotea e a sinistra da Makoumbou e Augello. A meno che non venga concesso un turno di riposo anche al franco-congolese a vantaggio di Marin. Ma dal cilindro magico di mister Nicola potrebbe saltar fuori il solito Deiola per meglio parcheggiare il pullman rossoblù davanti alla porta di Caprile. «Confermo che giocherà Palomino – ha detto l’allenatore – e che anche Prati può essere della partita. Per un allenatore è importante lavorare su alcune situazioni e nuove soluzioni, dando la possibilità ad alcuni giocatori di far vedere quanto vale».

C’è un modo per far male alla Roma? «Ogni squadra ha pregi e difetti – ha osservato il mister cagliaritano -, ma in loro non è facile trovare i punti deboli. Hanno un modo di stare in campo che controlla bene l’ampiezza e la densità. Dovremo essere bravi e aggressivi per togliere spazi alla Roma, senza rinunciare a giocare e creare gioco. Ci siamo per questo preparati per avere continuità e fluidità nell’attaccare le linee avversarie». Sulle condizioni di forma della squadra rossoblù, apparse nelle ultime quattro giornate piuttosto altalenanti, Nicola ha le idee chiare: «Negli ultimi tre mesi i ragazzi hanno dato moltissimo – dice il mister -, un periodo in cui hai sempre dovuto accenderti e spegnerti, spegnerti e accenderti. Abbiamo avuto due sessioni contro squadre di alta classifica, ce la siamo giocata con tutti. Abbiamo programmato dal ritiro lungo di poter arrivare a questa prossima sosta e staccare un attimo. Non siamo stanchi dal punto di vista fisico, è possibile che ci siano state partite in cui per un tempo non siamo stati brillantissimi. Questi ragazzi hanno sempre dato il massimo. Giochiamoci questa partita con la Roma e poi staccheremo con la sosta in vista del gran finale di campionato. Ma di strada ce ne sarà ancora da fare per tutti. Non si possono fare calcoli, serve solo spingere al massimo».

Dopo la sosta, Davide Nicola spera di riavere a disposizione sia Zappa che Luvumbo e Coman, fermi per problemi fisici, come pure Gaetano, in questo campionato mai stato in piena forma. In conferenza stampa si è parlato anche di Kingstone e del perché non venga mai utilizzato. «Non ha un ruolo definito. Lui può fare la seconda punta, è un esterno ma non un’ala, più una sotto punta – reputa l’allenatore -. Deve acquisire una piena conoscenza del ruolo, da abbinare al grande istinto che possiede. È un giovane su cui si può lavorare, ma senza fretta, deve ancora acquisire lo status di giocatore che può essere determinante». Sarà così, resta però il fatto che nel Cagliari – e non certamente da oggi – i giovanissimi riescono difficilmente a trovare spazio.

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