L'allenatore Davide Nicola (Getty images)

Due sconfitte nelle ultime tre gare, Cagliari in crisi: tra errori societari e limiti tecnici, bisogna tornare sul mercato

di Luciano Onnis

Oltre l’impegno, c’è poco d’altro per questi livelli. Il Cagliari si sta rivelando anche in questo campionato un contenitore a perdere, pagando gli errori a monte commessi dalla società in sede di allestimento di una compagine che smetta di essere permanentemente nel novero delle cenerentole del campionato. I tifosi, che comunque non hanno mai fatto mancare il loro apporto riempendo costantemente la Unipol Domus e facendo sentire il suo apporto caloroso, sono stanchi delle sofferenze che ogni campionato riserva loro. Mai una gioia completa. Qualche (poche) partita vinta, qualcun’altra pareggiata, ma solo con la forza emotiva.

Le ultime tre partite con altrettante sconfitte (due in campionato e una in Coppa Italia), hanno fatto squillare assordante il campanello d’allarme, silenziato per qualche domenica con risultati positivi che avevano portato al 12’ posto provvisorio. Poi é riemerso il vero volto della squadra e tutta la sua povertà tecnica. L’allenatore Nicola le sta provando un po’ tutte, ma l’unico risultato finora ottenuto è stato quello di creare nei suoi giocatori uno spirito di corpo.

La partita di Coppa con la Juventus ha altresì messo a nudo pecche ben note. Due in particolare: il ruolo del portiere è quello di una punta prolifica che veda la porta e segni qualche gol. Fra i pali, Scuffet e Sherry non offrono sicurezza e lasciano la difesa senza una guardiano autorevole. In avanti, Piccoli non può cantare e portare la croce. Ha necessità di una spalla, diversamente anche il suo apporto non sarà mai al massimo. Sempre la stessa partita è stata la chance sprecata di diversi altri giocatori per mettersi in mostra e accreditarsi agli occhi dell’allenatore. Occasione non sfruttata dai vari Wieteska, Palomino, Azzi, Prati, Gaetano, Lapadula, Pavoletti. Che aggiunti alla mediocrità di diversi titolari, fanno il quadro completo di questo Cagliari in forte affanno. Il 2 gennaio comincia il mercato di riparazione e la società ha il dovere/obbligo davanti ai tifosi di intervenire. Ma deve farlo subito senza aspettare i saldi di fine trattative, il 31 gennaio. Sarebbe un errore imperdonabile. Già troppe volte in passato è stata chiusa la stalla con i buoi già in fuga. Non sempre c’è un Claudio Ranieri a fare il miracolo.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share