Regala un tempo agli avversari, sbaglia un rigore, si fa espellere un uomo e gioca una delle partite più brutte della stagione. Questo è il riassunto della sconfitta maturata dal Cagliari contro la Lazio per 2-0 nel corso di questo pomeriggio. Una gara nata male dalle scelte di Lopez che ha preferito stravolgere la difesa all’inizio e poi l’attacco nel secondo tempo, creando solo confusione in una squadra apparsa vuota, affaticata, con la testa altrove.
Il Cagliari presenta Nené a sorpresa al posto di Pinilla. La prima occasione è rossoblù: Cossu con un tiro a giro costringe Marchetti alla grande parata. Poi la gara si fa spigolosa, si gioca prevalentemente a centrocampo senza che nessuna delle due compagini riesca a prevalere. Un varco si apre al ’19 quando il laziale Lulic è ben servito in velocità e trafigge Avramov a tu per tu. La Lazio gioca meglio e imperversa soprattutto dalle parti di Dessena e Rossettini che non paiono in giornata per contenere la velocità di Lulic. Il Cagliari rimane contratto per il resto del tempo e non trova il bandolo della matassa, subendo spesso le ripartenze dei romani.
Il secondo tempo non dà scossoni, la Lazio tiene il pallino del gioco mentre il Cagliari arranca in poche e infruttuose idee. Una ghiotta occasione è fornita da un calcio di rigore fischiato per fallo su Vecino ma Pinilla calcia a lato. Il calcio è tanto strano quanto crudele: nel capovolgimento di fronte Keita si infila tra Rossettini e Del Fabro e supera Avramov per il 2-0 laziale. A seguire Keita si mangia pure la terza segnatura per l’amarezza dei tifosi che attenuano i loro cori. Ibraimi prova a dare una scossa con una staffilata dai 30 metri che Marchetti respinge in angolo. Il ritmo però non si alza, ed anzi sono i laziali a spingere e ad affacciarsi nell’area rossoblù. Intanto viene espulso Conti per doppia ammonizione: è notte fonda e la gara termina qua.
Simone Spada
