Dinamo Sassari, il neo coach Calvani si presenta: “Mi sento un privilegiato”

“Mi sento un privilegiato, in tanti vorrebbero venire ad allenare la Dinamo Sassari. Il mio primo pensiero è per Meo Sacchetti che con il suo gioco e le sue vittorie ha insegnato tanto a tutto il mondo del basket”. Sono le prime parole di Marco Calvani, neo coach dei campioni d’Italia, durante la presentazione nella Club House della società sassarese. Al suo fianco il general manager, Federico Pasquini. “È stato Federico a scegliere me – ha detto Calvani – e avrebbe potuto scegliere decine di altri allenatori e di questo gli sarò sempre grato”.

Con indosso una felpa dei campioni d’Italia e al collo una sciarpa con i colori sociali dei biancoblu, Calvani ha esordito dicendo ai giornalisti di sentirsi “un privilegiato ad allenare Sassari e l’obiettivo ora è farla stare nell’eccellenza che si è conquistata in questi anni”. Romano, 52 anni, ex Virtus Roma (finale scudetto nel 2013) Calvani ha dedicato un pensiero al suo predecessore: “In questi anni Meo ha fatto una pallacanestro che pochi hanno fatto e lui è riuscito a farla bene e a vincere come dimostrano i trofei, io non ne sarei capace, non posso imitare Meo perché sono diverso e non ho le sue qualità. La storia dice che in questi anni Sassari ha meritato sul campo i riconoscimenti – ha aggiunto – e credo che tutti noi abbiamo il piacere per lavorare in un ambiente sereno per un fine comune”. Il nuovo tecnico biancoblù debutterà fra tre giorni a Mosca col Cska per l’Eurolega.

“Venerdì non andremo a Mosca con le braghe calate – ha detto il nuovo coach della Dinamo – per lasciar fare al Cska quello che vuole, cercheremo di andare li per vincere con il giusto atteggiamento. Bisogna riportare Sassari ad avere una fiducia nei suoi mezzi per essere competitiva con tutte le potenzialità che possiede e puntare al meglio”. Calvani a Sassari ritrova il suo vice Maffezzoli, e Varnado e D’Ercole allenati a Roma. “Ovviamente trovare Massimo Maffezzoli mi può aiutare, perché conosce già il mio metodo di lavoro. Ho visto grande feeling tra Massimo e Paolo Citrini e questo mi è piaciuto molto. Quanto a Lollo e Jarvis, sono passate delle stagioni e ovviamente tanta acqua sotto ai ponti. Alla Virtus ho fortemente voluto D’Ercole che mi ha risposto con una grande annata. A Jarvis ieri scherzando gli ho chiesto se fosse il fratello del giocatore visto a Roma. Ovviamente solo ed esclusivamente per spronarlo”.

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