La Dinamo Sassari batte una diretta concorrente per i playoff per 82-71 e continua a dare la caccia al quarto posto, sedendosi a pari merito con Cantù. Ottimo il terzo quarto che ha visto i Diener in grande spolvero capaci di dividere in due la gara e dare alla Dinamo un ultimo quarto di scioltezza assoluta. Di certo a Meo Sacchetti non sarà piaciuta la rilassatezza degli ultimi minuti dove i troppi errori hanno permesso all’Acea Roma di tornare in partita, nonostante fosse troppo tardi.
Bene Roma sin dall’inizio, con Szewczyk che fa il bello e il cattivo tempo in attacco ed in difesa davanti a sassaresi un po’ contratti, poco reattivi e cattivi, incapaci di tenere botta sotto i tabelloni dove Tessitori soffre la prestanza del polacco. Benjamin Eze giustamente è un’altra cosa ma anche lui non è ancora al meglio per tenere ogni contrasto. Roma piazza un break di 12-0 con il quale prendere il volo, Goss e Kanacevic hanno la mano calda e fanno tremare Sacchetti. La reazione è targata Caleb Green e Marques Green, la loro precisione del perimetro è fondamentale per ritrovare smalto e sorrisi. Benjamin Eze dà una mano possente come passano i minuti e si sente a suo agio mentre la Dinamo mette il naso avanti e chiude il primo tempo sul 42-37.
Partenza sparata dei biancoblù nel terzo quarto: i cugini Diener e Brian Sacchetti mettono una pioggia di bombe mentre Roma perde un po’ la bussola in attacco quando Goss non riesce a servire i tiratori. Szewczyk allora cerca e trova le grandi parabole che consentono i giallorossi di rimanere a contatto. Solo che Sassari è sulla cresta dell’onda, le triple entrano a ripetizione e l’Acea va in confusione totale. Drake Diener è una autentica superstar e il +20 (72-52) pesa come un macigno. Funziona l’esperimento della doppia ala forte sotto i tabelloni, anche perché i romani non paiono in grado di tenere fisicamente viste le poche rotazioni a disposizione. Torna in campo Devecchi dopo un periodo di inattività per infortunio, abile nel dialogare con uno spumeggiante Travis Diener. Gli ultimi minuti sono di ordinaria amministrazione, si consente ai capitolini di rientrare nel punteggio ma sempre a distanza di sicurezza, nonostante le troppe triple subite. Si chiude sull’82-71 per la Dinamo.
Simone Spada