Cagliari, un’occasione da non perdere col Monza quasi in Serie B. Nicola: “Il momento di dare continuità ai risultati”

di Luciano Onnis

Un’occasione da non perdere per il Cagliari la partita di domani alla Unipol Domus con il Monza, cenerentola del campionato e con un piede e tre quarti in Serie B. I risultati degli anticipi del sabato di due dirette concorrenti, con l’Empoli che ha pareggiato a Como e il Venezia che ha perso in casa col Bologna, aprono uno scenario del tutto favorevole per i rossoblù di Davide Nicola, in particolare quello relativo ai toscani, che domenica prossima affronteranno proprio il Cagliari nel turno casalingo.

Se il Cagliari dovesse vincere domani, come è auspicabile, andrebbe a 6 punti di vantaggio su toscani e contro di loro giocherebbe con animo molto più sereno, permettendosi due risultati su tre a proprio favore. Per non parlare poi del distacco sul Venezia, che salirebbe a 9 punti, una enormità. Insomma, con il Monza la squadra di Davide Nicola deve solo vincere. Punto e basta.

Nella consueta conferenza stampa prepartita di questa mattina, il tecnico rossoblù si è dimostrato consapevole dell’importanza della partita, pur stando attento a non caricare di troppa tensione i suoi ragazzi. «Questo è il momento per dimostrare continuità di risultati – ha detto il mister -. Dobbiamo essere gasati, ma consapevoli che tutto quello che abbiamo fatto finora serve per adesso. Dobbiamo giocare col desiderio di migliorarci. Con quella di domani abbiamo nove partite e abbiamo chiaro qual è l’obiettivo. Non faccio calcoli e non so quanti punti serviranno per rimanere in Serie A. Dico sempre che la partita più importante è quella che verrà. È chiaro che, se conquisti punti contro avversarie dirette che lottano per lo stesso obiettivo, potrebbe essere un grande vantaggio».

Nicola non sottovaluta il mal preso Monza, ci sarà da soffrire. E avverte che, se la partita non dovesse sbloccarsi subito e comunque nel primo tempo, occorrerà avere pazienza.
«Loro hanno il loro pregi e noi i nostri – ha riconosciuto Nicola -, dobbiamo dare il massimo, abbiamo le qualità per farlo».

Si torna in campo dopo la sosta per le partite delle nazionali, il Cagliari aveva bisogno di ricaricare le batterie, il riposo e allenamenti specifici dovrebbero aver portato qualche risultato e un po’ di carburante per gli ultimi due mesi di campionato. «La sosta – ha chiarito l’allenatore – serve per staccare anche sotto il piano emotivo, e nel nostro caso per recuperare gli acciaccati. Luvumbo, Zappa e Coman sono abili e arruolati, seppur non ancora al massimo della condizione. Mina, che ha ripreso ad allenarsi con noi solo ieri dopo il rientro dalla Colombia, ci sarà di certo, non so ancora se per tutta la partita. Niente da fare per Obert, che ha ancora bisogno di tempo, forse per il prossimo turno potrebbe farcela».

Con quale modulo giocherà domani il Cagliari, Nicola non lo svela. «Abbiamo sempre giocato con due moduli diversi – dice il tecnico -, il 4-2-3-1 o il 3-4-2-1, tenendo bloccato un terzino rispetto all’opposto. Dipende da chi affrontiamo e da come è messa la partita. Lo spartito è più o meno sempre quello, cambiano le caratteristiche di chi ti gioca contro. Conosciamo tutto questo e piace ai ragazzi».

A domande l’allenatore risponde, e non poteva non parlare di qualche singolo. Ad esempio, Gaetano, che è diventato un po’ l’oggetto misterioso di questo Cagliari al pari di Prati e in qualche misura anche di Marin. Il tecnico ha sposato la mediana a due e puntato decisamente sul binomio Adopo-Makoumbou, con prima aggiunta il sempre utile Deiola quando si tratta di difendere e spezzare il gioco avversario.

Ma Prati e Marin non possono essere relegati eternamente a ruolo di subentranti. Anche perché il ricorso costante a due mediani, non sempre ha dato risultati positivi. Se Adopo è sempre stato all’altezza del compito assegnato, Makoumbou ha continuato a essere lui dopo due anni in rossoblù. Straordinario con il pallone fra i piedi e grande intercettatore di palle vaganti (che spesso poi riperde), si smarrisce nella gestione della fase d’attacco. Non fanno parte di lui verticalizzazioni e visione di gioco, mai arriva al tiro in porta. Quanto è utile nell’economia della squadra? Probabilmente tanto, se sia Ranieri lo scorso anno che Nicola questo, lo vedono come un titolare a cui non rinunciare.

Un accenno anche a Gianluca Gaetano, forse l’unico fantasista presente nell’organico del Cagliari e su cui la società ha fatto un grosso investimento, al pari di Prati.
«Ho visto Gaetano calarsi nella sua parte – spiega il mister -, sa che sarà determinante, lo percepisco in allenamento. È motivato, ma bisogna avere pazienza. Ha ancora un problemino fisico e dobbiamo gestirlo».

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