Il presidente dell’Associazione italiana allenatori, ex tecnico del Cagliari tra il 1984 e il 1986 e nella sfortunata stagione 1999/2000, riavvolge il nastro dei ricordi con un occhio al match del ‘Franchi’ tra i rossoblù e la Fiorentina
di Alessandro Fracassi
“Come valuto le mie esperienze al Cagliari? Male a livello sportivo ma bene per quanto riguarda la Sardegna”. Così Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori ed ex allenatore del Cagliari, è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Firenze Viola’ in vista della gara tra la Fiorentina e i rossoblù, in programma domani, domenica 8 dicembre alle 12:30 con un occhio al presente e uno, nostalgico, al passato. “Le mie avventure in Sardegna? Come si dice, si piange quando si arriva ma si piange altrettanto quando si va via, la Sardegna ti prende”, sottolinea Ulivieri che riavvolge il nastro dei ricordi e ritorna idealmente sulla panchina rossoblù.
Cagliari, Ulivieri: “Sardegna grande terra, si vive insieme a persone di valore”
“Purtroppo la mia esperienza è stata negativa per quanto successo, però sono ricordi importanti”, sottolinea l’ex allenatore riferendosi alla sua prima avventura al Cagliari, tra il 1984 e il 1986, culminata con l’esonero. “Anche l’ultima, quando ritornai (nella stagione 1999/2000 al posto di Oscar Washington Tabarez, ndr), perché essere richiamato dal Cagliari era una dimostrazione per me importante, ritornai volentieri”, svela Ulivieri. Era il Cagliari di Patrick Mboma, di David Suazo alla sua prima stagione in Sardegna, di Jason Mayélé e di Luis ‘Lulù’ Oliveira, al ritorno in rossoblù dopo il triennio alla Fiorentina. Una rosa di assoluto livello che non riuscì però a evitare una dolorosa retrocessione in Serie B: “Credo sia l’unica della mia carriera, non andò bene”, afferma Ulivieri che non dimentica invece gli anni trascorsi fuori dal campo e un’Isola che porta ancora nel cuore: “La Sardegna è una grande terra, lì si vive accanto a persone per bene, di valore, mi piaceva stare lì”.
Cagliari, Ulivieri: “Nicola è un buon allenatore, ai suoi giocatori dà chiarezza e affetto”
Il presidente dell’Assoallenatori si proietta anche sul confronto tra Fiorentina e Cagliari, in campo domani al ‘Franchi’ nel lunch match domenicale di Serie A, complimentandosi con Davide Nicola per il lavoro svolto finora sulla panchina cagliaritana: “È un buon allenatore perché sa di calcio e sa tenere la squadra”, spiega Ulivieri. “La squadra dall’allenatore pretende chiarezza e lui ne dà tanta e pretende affetto e lui, ai suoi uomini, ne dà tanto. L’allenatore per come si definisce dev’essere duro, senza mai perdere la tenerezza”.
