L’ex attaccante honduregno ripercorre le tappe della sua carriera sull’Isola: “Anni entusiasmanti, ci siamo divertiti tanto”
di Alessandro Fracassi
È David Suazo il grande ospite dell’evento organizzato dal Cagliari e dallo sponsor Doppio Malto, a Genova, in vista del match tra la squadra di Nicola e il Genoa allo stadio ‘Ferraris’. Un terzo tempo in salsa rossoblù (David ha indossato le maglie di entrambe le formazioni) condito da musica, risate, aneddoti e tanta nostalgia degli anni trascorsi in Sardegna.
Suazo: “Arrivai in Sardegna giovanissimo, era tutto diverso”
Intervistato dai ragazzi di ‘Che Fatica la vita da Bomber’ in un live podcast impreziosito anche dai celebri brani di Fabrizio De André, riproposti dal gruppo musicale genovese ‘Questo e Quello’, Suazo ha allietato i tanti tifosi sardi presenti all’evento, ricordando loro gli anni dal 1999 al 2007 durante i quali si è imposto come uomo simbolo e capitano del club rossoblù con 95 reti all’attivo. “Fa sempre piacere incontrare i tifosi in giro per l’Italia, a maggior ragione in occasioni simili come questa dove ci sono tifosi e appassionati di varie fedi calcistiche. Sono arrivato in Sardegna e in Italia giovanissimo”, ricorda David mentre ripercorre la sua storia di calciatore. “Nel 1999 era tutto diverso, sbarcavo in un mondo nuovo, dall’alimentazione alle abitudini, ho imparato tanto in Serie B e poi nella massima serie, fino a indossare la fascia di capitano e segnare un bel po’ di gol col Cagliari, e poi tutti gli altri club in Italia e all’estero dove ho avuto la fortuna di giocare. Ogni tanto riguardo i miei video e dico: sì, è stato bello”.
Suazo: “Cagliari, gli anni d’oro con il maestro Zola. Su Capone…”
Protagonista della promozione in Serie A del 2004, l’attaccante honduregno ricorda così “gli anni d’oro” di Cagliari: “Sono stati entusiasmanti e ci siamo divertiti tanto: io, Esposito, Langella e Zola, che era un maestro e fuoriclasse, sempre pronto ad aiutare e mettersi a disposizione, un esempio pazzesco”. Poi il commosso omaggio a un suo ex compagno e amico: “Il 10 che vorrei sempre alle spalle? Un fratellino che non c’è più, Andrea Capone. Ho giocato con tanti altri campioni, a Cagliari e non solo – sottolinea David – sono felice di avere dato qualcosa al mondo del calcio”. Sui progetti futuri, Suazo ha le idee chiare: “Per ora ho smesso di allenare, sto occupandomi di monitorare e ricercare talenti honduregni qui in Europa e non solo, noi che abbiamo questo punto di vista privilegiato nel vecchio continente proviamo a dare una mano”.
Suazo: “Genoa-Cagliari? Gara interessante. Nicola sta facendo bene”
Inevitabile, infine, un commento sull’attualità a poche ore dal match tra il Genoa e il Cagliari: “Sarà una bella partita, interessante e difficile da prevedere”, ha concluso Suazo. Il Cagliari sta facendo bene, magari non ha ottenuto tutti i punti che meritava ma sicuramente ha fatto vedere belle cose. Il Genoa ha cambiato allenatore e allora in questi casi è tutto nuovo e da scoprire, ha il fattore campo, è uno scontro diretto, staremo a vedere e sarà un piacere godermela a Marassi”.