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Cagliari sprecone ma col Verona basta un gol di Nené: 1-0 al Sant’Elia

Il Cagliari batte il Verona per 1-0 con un gol di Nené e tira un sospiro di sollievo. Aiutato anche da un Verona arrendevole sin dal primo minuto e dalla gran voglia di Cabrera e Ibraimi di farsi notare, è riuscito a raggiungere un buon risultato ai fini della classifica, in grado di allontanare di quel tanto che basta le dirette inseguitrici.

Squadra rivoluzionata con Cabrera e Ibraimi a sostegno di Nené. Partenza intraprendente come al solito dei rossoblù, che trovano la via della porta con una gran botta di Ekdal al ‘5 ed un assedio continuo ma confuso nell’area veneta. Nonostante i cambi di formazione, il Cagliari gioca bene, pressa al meglio un Verona timido ma che non vede l’ora di partire in contropiede. Nené prova a sorprendere Rafael di testa, ma è uno dei pochi spunti che a metà tempo i rossoblù trovano davanti ad un Verona chiuso a riccio in difesa. Eppure la volta buona è nell’aria e Nené non perdona: imbeccato ottimamente da Pisano in area, schiaccia di testa dal dischetto del rigore e supera il portiere veronese per il vantaggio. Potrebbe pure replicare pochi minuti dopo, ma il suo destro si divora una palla gol clamorosa schiantandosi addosso a Rafael. Il Verona prova a farsi vedere in attacco ma lo fa in modo poco convinto e questo agevola il Cagliari al mantenimento del punteggio fino alla chiusura del primo tempo.

Ibraimi illumina e il Cagliari spreca. Soprattutto Ibarbo che, subentrato a Cabrera, va prima a pescare un palo clamoroso in diagonale e poi, superata tutta la difesa scaligera, spara alle stelle a due passi dal portiere. La gara è una fotocopia del primo tempo, col Verona che è assente dal campo mentre il Cagliari fa bel gioco, si trova spesso al tiro ma non finalizza. Poi le squadra si allungano, stanche. I rossoblù attaccano meno e male, i veronesi continuano a perdersi in lanci lunghi per le punte. Gli ultimi minuti sono per i ragazzi di Mandorlini che cercano un pari disperato a cui il Cagliari si difende bene seppur con un po’ di affanno.

Simone Spada

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