La partita Lazio-Cagliari l’ha decisa quel disgraziato cartellino rosso a Makoumbou, decisa dall’arbitro ballerino che prima decisa una cosa, poi su irrituale invito dell’uomo Var – un certo Guida, anagramma di Giuda, vi dice niente? – va a rivedere le immagini e si rimangia la prima decisione del giallo, andando così a sventolare sotto il naso del rossoblù il cartellino rosso dell’espulsione.
Chiariamo subito che il fallo di Makoumbou c’era tutto e avrebbe meritato il rosso diretto in quanto fallo da ultimo uomo con chiara occasione da rete per chi lo ha subito. Questa espulsione al 27’ minuto del primo tempo, quindi a un quarto di partita, presenta un vizio di forma che solo un odiatore seriale del Cagliari come l’arbitro Guida poteva commettere. Con Orsato o Doveri non lo avrebbe fatto, ma in campo c’era il molliccio Dionisi che ha abbassato la testa ed eseguito.
Ranieri, che di solito non commenta l’operato dell’arbitro e di chi sta al Var, nel dopo gara ha rimarcato la scorrettezza dell’arbitro Guida e detto chiaramente che è stato lui a condizionare pesantemente la partita. Maturata sotto la prepotente ingerenza dell’uomo Var, la sconfitta è stata per la squadra di Ranieri un’autentica beffa perché la Lazio si è dimostrata una squadra alla portata del Cagliari. Giocare, però, tre quarti della gara in inferiorità numerica non era facile e ai rossoblù va dato il merito di non essersi mai arresi e di aver cercato fino all’ultimo istante di agguantare almeno il pareggio.
Stava per farlo se il solito “last minute” Pavoletti al 90’ e Oristanio tre minuti dopo fossero stati più fortunati nelle due grandi occasioni da rete avute. Nella prima il capitano rossoblù a colpito bene e forte di testa, ma Provedel ha fatto il miracolo e deviato in angolo. Nella seconda occasione è stato Oristanio a sbagliare il pallonetto sul portiere in uscita dopo un clamoroso errore di Lazzari. Detto questo e riconosciuto il grande cuore rossoblu e la forza di non arrendersi, non si può non rimarcare ancora una volta il grosso handicap di base della squadra di Claudio Ranieri.
La difesa è sempre un reparto inaffidabile. Scorrendo i nomi e le prestazioni offerte fin qui dai difensori cagliaritani, il solo Dossena appare all’altezza della situazione e della serie A. Anche gli ultimi arrivati Hatzidiakos e Wieteska (entrambi nazionali nel loro Paese), si stanno rivelando l’ennesimo flop del Cagliari nella ricerca di rinforzi difensivi. Il greco, in campo con la Lazio, è stato un disastro. Ha causato il gol della Lazio con un madornale errore su Lazzari (che ha servito il libero Pedro), due minuti dopo ha creato un’altra situazione da brivido davanti a Scuffet. Niente da eccepire sul piano dell’impegno e del cuore, ma i limiti ci sono ed emergono ripetutamente. Mister Ranieri le sta provando tutte per coprire le debolezze, alterna i giocatori a disposizione e cambia continuamente modulo di gioco alla ricerca della quadratura del cerchio. Lo ha fatto per causa di forza maggiore anche contro la Lazio, riuscendo a tener testa agli avversari in superiorità numerica e mantenendo la partita aperta fino all’ultimo secondo. Ma anche stavolta si torna da una trasferta a mani vuote. E la classifica non aspetta.
La posizione dei rossoblù è più che mai deficitaria, non basta più metterci il cuore se le capacità non lo supportano. Fra meno di un mese riaprirà il calcio mercato di riparazione. La società e l’allenatore farebbero bene ad arrivarci con le idee chiare. Soldi da spendere ce ne saranno pochini, ma qualcosa va fatto. Soprattutto in chiave difensiva. La rosa è da sfoltire, gli eccessi sono un peso per le casse societarie e anche per l’allenatore. Non sarà facile trovare e prendere chi manca come il pane. Soprattutto se si aspetterà l’ultimo momento. Giulini avvisato…
Luciano Onnis