Cagliari sconfitto dalla Lazio, Nicola: “Abbiamo sbagliato nel momento più importante”

Ancora una sconfitta per il Cagliari, stavolta in casa, dopo quella di Torino. L’Unipol Domus è stata terreno di conquista per la Lazio, passata per 2-1 più per demeriti dell’avversario che per meriti propri. Beninteso, non ha rubato il risultato, se lo è guadagnato in virtù del suo maggiore tasso tecnico. Il Cagliari ha perso per le sue solite debolezze congenite: ha uno solo attaccante all’altezza della situazione, il centrocampo e la difesa reggono fin che possono ma prima o poi gli errori fatali li commettono e pagano pegno. Primo tempo sostanzialmente equilibrato, ma senza grandi occasioni gol da entrambe le parti. Schermaglie a centrocampo, ma è stata evidente la differenza tecnica fra le squadre.

Il Cagliari, non è una novità, se regge il confronto in difesa e a centrocampo, poi si perde in zona d’attacco. Piccoli non ha ricevuto palloni giocabili ed è stato facile per Romagnoli e Gila metterlo in mezzo e farlo girare a vuoto. La solitudine dell’unico attaccante rossoblù in grado di far male agli avversari, sarà un tema che vedremo spesso nel proseguo del campionato. La partita poteva essere sbloccata da un episodio, e così è stato. La Lazio il gol lo ha trovato, ma non immeritatamente. Zappa si è fatto anticipare da Zaccagni su un cross a mezza altezza proveniente dalla destra (dove Augello e Felici sono andati spesso a farfalle) e per i biancocelesti è arrivato il vantaggio. A conferma che la differenza la fa la qualità dei giocatori. Il secondo tempo è cominciato sotto la buona stella per il Cagliari, rientrato dagli spogliatoi dopo il riposo con le migliori delle intenzioni. Il riconoscimento è arrivato al 56’ con un perentorio gol di Piccoli, salito in cielo per colpire di testa e insaccare su palla inattiva dall’angolo calciata da Felici.

La partita sembrava avere preso la piega giusta, per almeno dieci minuti i rossoblù hanno pressato gli avversari stringendoli nella loro metà campo. Ed è qui che sono venuti alla luce i differenti valori delle due, sebbene la Lazio non abbia fatto niente di trascendentale nella sua reazione. Al 64’ è andata in vantaggio con Castellanos, dopo che Zappa (disastrosa la sua prestazione) ha sbagliato l’ennesima diagonale, lasciando la strada aperta agli avversari verso la propria porta. Piano piano la Lazio ha ripreso le misure ai cagliaritani, che hanno mantenuto il possesso del pallone senza però trovare il varco giusto per arrivare a impensierire Provedel. Sono venute fuori tutte le debolezze della squadra rossoblù e stavolta neppure i cambi apportati da Nicola, forse tardivi, hanno portato i risultati sperati. Viola e Zappa andavano sostituiti molto prima, ma se per il difensore non esiste un ricambio nella rosa, per Viola, spentosi dopo i primi quindici minuti di gioco, le alternative c’erano tutte. Gaetano, ma anche Pavoletti visto che il numero dieci stava giocando da seconda punta al fianco di Piccoli, senza però averne le capacità. Non c’è stata la svolta ed è stata anzi la Lazio ad andare ripetutamente vicina al terzo gol cogliendo la difesa rossoblù sguarnita. Ma ha trovato davanti a se il solito stratosferico Caprile, un vero lusso per questa squadra, che ha evitato diverse volte il tracollo per il Cagliari compiendo almeno tre miracoli fra i pali. I ragazzi di Nicola ci hanno provato fino alla fine, ma a Lazio non ha avuto troppi problemi a condurre in porto la vittoria.

Nel dopo partita, Davide Nicola ha manifestato amarezza per il risultato finale. “C’è rammarico per come abbiamo preso il secondo gol, concesso per demerito nostro. Bisogna avere grande pazienza quando si incontrano squadre del genere, sicuramente superiori a noi. Bisogna anche accettare che si possa andare in svantaggio, ma sapere che poi si può recuperare. Oggi abbiamo sbagliato proprio nel momento in cui sarebbe servita maggiore attenzione e tranquillità. Mercato? Parlatene con la società. Oggi ho dovuto arretrare Zortea per sostituire Zappa, ma lui non è un terzino. Comunque, la squadra non mi è dispiaciuta, ha lottato sempre. Piuttosto per noi commettere qualche errore è una cosa normale”.
L.O.

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