“Vi vogliamo così” è stato il primo coro che circa 1.500 tifosi, poi diventati quasi 3.000, hanno riservato questi pomeriggio ai giocatori del Cagliari e a mister Ranieri al loro ingresso in campo per l’allenamento a porta aperte alla Unipol Domus. Un clima di grande festa e di incoraggiamento alla squadra per la partita di sabato notte al Tardini di Parma. Sono passate neppure 48 ore dal tripudio finale della partita al cardiopalma e in Claudio Ranieri, nel presentare in conferenza stampa il decisivo match di ritorno, rimane uguale il concetto espresso al termine dell’entusiasmante gara: “Una grande vittoria, ma niente è stato ancora fatto. Dobbiamo completare l’opera e non sarà facile”.
Più realista del re, sir Claudio, come sempre. “Il Parma? Io lo ripeto, è una super squadra con ottimi giocatori. Hanno un allenatore che fa giocare bene la squadra e sabato dovremo fare una partita super per portare a casa la finale. Dobbiamo correre, mettere in campo il cuore di tutta l’Isola”. A precisa domanda, il tecnico rossoblú torna indietro alla precedente gara del Tardini del 22 aprile scorso, quando il Cagliari mise nel sacco gli avversari per un’ora. Poi fu rimontato e, per un rigore inesistente regalato dall’arbitro ai padroni di casa, arrivò la sconfitta per 2-1. Ecco, si riparte anche da quel primo tempo di fronte a uno stadio che sarà ancora più bolgia. “Sappiamo che sarà una partita totalmente diversa perché ogni gara è diversa – dice sir Claudio – non si può replicare, non si possono replicare le gare, perciò noi ci aspettiamo una grossa partita da parte del Parma con determinazione e voglia di rimontare al più presto il risultato”. Cambierà qualcosa? “Di diverso sicuramente ci sarà qualcosa da parte loro – ritiene l’allenatore rossoblú – e forse da parte nostra per cercare di sorprendere l’avversario”. Ha fatto capire che Deiola, Luvumbo e anche Viola sono stati determinanti, ma come sempre le decisioni le prenderà qualche ora prima della partita. Magari qualcosa potrebbe essere una carta da giocare al secondo tempo rispetto all’undici mandato in campo all’inizio, “perché la partita sarà lunga e avrò bisogno di tutti”.
“Io devo fare un plauso a tutti i ragazzi che sono subentrati – ripete Ranieri -. Si sono calati nella parte. Prima quelli che sono entrati al quarantaseiesimo, ma anche quelli successivi perché non era facile riprendere quella partita. Sono entrati con una determinazione, con una voglia di riprendere il risultato molto molto importante”. Prima dell’intervallo, Ranieri aveva già deciso i cambi: “Se non ricordo male anche prima, avevo detto al mio assistente di far scaldare bene determinati giocatori. Pregavo solo di non prendere nessun altro gol perché dovevo mettere mano allo schieramento”. Indubbiamente la svolta alla partita l’hanno data i cambi. Scontati gli elogi per l’eccezionale Luvumbo e per il solito faticatore Deiola, il mister si è soffermato su Nicolas Viola. “È un ragazzo d’oro, oltre che dotato di grande tecnica. Purtroppo gli infortuni lo hanno penalizzato. Adesso sta bene, anche se non ha ancora i 90 minuti sulle gambe. In campo è un leader e anche se non sta giocando molto, è rispettato da tutti ed è rispettato molto anche da me”. Con l’ingresso di Deiola e Viola, Makoumbou è stato spostato in avanti sul centrosinistra. “In quella zona Antoine ha fatto molto bene, mi ha soddisfatto totalmente”, ha chiuso Ranieri prima di gettarsi in campo per l’allenamento assieme ai suoi ragazzi, in un ambiente da gara con cori, fumogeni, applausi e incitamenti di ogni genere.
Luciano Onnis