Domani arriva alla Unipol Domus una delle grandi del campionato e per il Cagliari c’è da far dimenticare lo smacco subito all’Olimpico con la Lazio, non tanto dagli avversari quanto da parte di un arbitro scandaloso, da radiazione perpetua dai campi di calcio. La cosa migliore, per i rossoblù, è farsi giustizia sul campo, mettendo da parte polemiche e risentimento.
Lo ha chiesto anche l’allenatore Davide Nicola nella conferenza stampa pre gara di questa mattina. Solo una breve analisi tecnica della partita con la Lazio da parte del mister rossoblù, che non si era presentato in sala stampa all’Olimpico, sostituito dal ds Bonato, dopo la vergognosa prestazione dell’arbitro Ayroldi.
“Le polemiche sulla gara con la Lazio sono nate e rimaste a Roma. La società ha deciso di parlare a fine partita con una voce univoca ed è stato bene così – ha spiegato Nicola questa mattina -. Mi sembra che i ragazzi abbiano fatto una partita straordinaria. Ci sono stati alcuni errori di lettura che purtroppo accadranno sempre, nel calcio di oggi bisogna essere sempre ordinati. Siamo contenti e dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci a livello qualitativo, cercando di fare più gol. Ma questo lo sappiamo benissimo”.
Con il Milan non sarà facile fare punti, il mister chiede ai suoi una prestazione di coraggio e di personalità. “I rossoneri sono indubbiamente in una posizione di classifica che momentaneamente non rispecchia il loro valore – ritiene Nicola -, ma contro il Real Madrid in Champion hanno fatto una partita eccezionale. Noi non siamo gli spagnoli ma a Cagliari, giochiamo in casa nostra e vogliamo portare avanti il nostro gioco con umiltà. Abbiamo cercato di analizzare il loro punto di forza per valorizzare i nostri, ma è una squadra molto forte. Se riusciamo a limitarli nei loro punti di forza, potremo dire la nostra”.
Quanto saranno importanti e peseranno le assenze delle due maggiori vittime dirette del killeraggio dell’arbitro Ayroldi, Mina e Adopo? “Sono due giocatori che stanno giocando con continuità – ha spiegato il mister-, con caratteristiche uniche. Ma noi abbiamo altri giocatori che possono sostituirli benissimo. Ormai non esistono più titolari e riserve, 16 giocatori ogni partita vengono chiamati in campo. Non è possibile per un calciatore dei giorni nostri tenere lo stesso ritmo per 38 partite, ci sono flessioni e picchi in ognuno”.
Come esempio il portiere Scuffet, apparso ultimamente piuttosto in ombra e autore all’Olimpico di una papera madornale a inizio gara, costato il gol della Lazio. “Quello del portiere è un ruolo particolare – ha puntualizzato il tecnico rossoblù -, ma non è che nel corso di una partita può essere alternato per qualche errore. Sbagliare fa parte del gioco”.
Sulla formazione da mandare in campo contri il Milan, ancora nessuna decisione è stata presa. Possibile la conferma del 4-2-3-1 che si addice ai rossoblù, con la scontata presenza di Palomino al posto di Mina, mentre per Adopo sono in lizza Marin, Prati e Deiola.
L.O.