Il campionato del Cagliari è alla svolta decisiva. Squadra e tifosi passeranno la Pasquetta alla Unipol Domus per una partita che, per quanto non decisiva, potrebbe avere un valore immenso per i rossoblù. Con i tre punti, Jerry Mina e compagni, metterebbero l’ipoteca sulla salvezza, anche perché le dirette concorrenti che stanno alle spalle non sembrano godere di buona salute. Il Lecce le ha buscate in casa dal Como nell’anticipo della vigilia di Pasqua, le altre sono attese da incontri al limite del proibitivo.
Ma è giusto che il Cagliari, a questo punto, faccia affidamento su se stesso e conquisti quei quattro-cinque punti che gli permetteranno di disputare la serie A anche nel prossimo campionato. La squadra sta bene, ha acquistato fiducia e, pur con tutti i suoi molteplici limiti, sembra in grado di farcela. L’allenatore Nicola, che per consentire ai giornalisti – dice lui ironicamente – di pranzare in famiglia nel giorno di Pasqua, ha anticipato a questa mattina la conferenza stampa pre gara, evidenziando quella fiducia di cui si parlava qui sopra. Non sarà una partita facile, quella con la Fiorentina, perché quella di Palomino è una buona squadra, tecnica, veloce e ricca di individualità.
“Mi piace pensare, in questo momento a una mentalità decisiva – ha detto il mister -. Fondamentale in questo momento l’aggressività e le idee di gioco. E’ il momento in cui, più che mai, occorre spingere. Ogni partita che viene, è per noi sempre quella più importante”. Alla domanda se brucia ancora la sconfitta per 0-1 all’andata allo stadio Franchi, con il Cagliari che aveva tenuto fronte e messo in grossa difficoltà la Viola, Nicola dice che da allora Fiorentina e Cagliari hanno cambiato qualcosa e che quella di Pasquetta sarà un’altra gara. Attenzione dovrà essere prestata in particolare ai primi quindici minuti, lasso di tempo in cui la Fiorentina è solita segnare e creare le basi per una vittoria, mentre il Cagliari ha talvola sofferto a inizio partita.
“La prima parte di partita è solitamente più tattica – spiega il tecnico torinese -, tutti cercano di rispettare in campo le consegne, che poi si allentano a seconda di come si mettono le cose. La fiorentina è una squadra molto qualitativa, abile a tramutare in gol quello che produce. E’ una squadra che mantiene la filosofia principale inculcata da suo allenatore, ma è capace di cambiare pelle nel corso della stessa partita. Ha tanti bravi giocatori che glielo permettono, mantenendo Kean punto di riferimento in avanti per la profondità e Gudmundsson e Beltran bravi tra le linee. Ma ha tante alternative. Io sono fiducioso nei miei ragazzi , che stanno crescendo e tutti stanno entrando nella condizione migliore”.
Giocando come? “Dovremo essere abili nell’essere decisi e pratici in difesa, senza rinunciare al palleggio e ad attaccare la profondità. Queste sono partite con avversari portati al gioco, sappiamo che hanno armi per metterci in difficoltà, ma anche noi possiamo farlo”.
Non crede, mister Nicola, alla stanchezza dei viola reduci dal successo in coppa Europa. “Passare il turno genera entusiasmo – dice l’allenatore rossoblù. Sono squadre attrezzate per effettuare 4-5 cambi senza risentirne”. Di formazione da mandare in campo, il tecnico cagliaritano come al solito non parla e rimanda tutti a tre quarti d’ora prima della partita. Appuntamento quindi a una Pasquetta alla Unipol Domus, che si preannuncia ancora una volta sold out a dimostrazione che la fede dei tifosi rossoblù è superiore a qualunque festività. La festa sarà eventualmente fatta allo stadio al termine della partita.