Cagliari pronto per la ‘Dea’, Nicola: “Dovremo essere rapidi e precisi”

A poche ore alla partita alla Unipol Domus (ore 15) contro la “Dea” Atalanta, l’allenatore del Cagliari Davide Nicola lancia la grande sfida. Non nasconde le grandi difficoltà nel cercare la grande impresa, ma.. mai dire mai. E’ convinto che i suoi ragazzi faranno una partita coi fiocchi e ricorda che nel recente passato, già altre volte il Cagliari ha sovvertito ogni pronostico negli scontri con i nerazzurri di Gian Piero Gasperini. Di sicuro, il mister cagliaritano non vede l’ora di confrontarsi con la squadra attualmente più forte (e spettacolare) del campionato.
SFIDA STIMOLANTE
“Per noi è un grande stimolo giocare contro l’Atalanta, è una squadra che senza dubbio rappresenta una delle realtà più accattivanti e competitive del calcio europeo, che primeggia in Italia come in Europa, non so dove arriverà e non sono cose che riguardano noi, che invece dovremo essere elettrizzati, vogliosi e convinti di giocarcela con le proprie armi. Dovremo essere molto rapidi e precisi per creare loro dei problemi, servirà qualità in velocità quando si ha la palla e grande attenzione a difesa schierata come in transizione difensiva perché loro sanno farti male in molti modi”.
IDENTITÀ FORTE
“Il Cagliari dovrà mantenere la propria identità, c’è sempre uno spartito a seconda dell’avversario, abbiamo provato anche qualcosa di diverso rispetto al solito nell’ottica di crescere più ad ampio spettro. A Firenze abbiamo sicuramente prodotto una ottima prestazione, e credo che il risultato di ieri in Conference League abbia confermato una volta di più che tipo di squadra sia la Fiorentina. Detto ciò, noi dobbiamo sempre avere la voglia di migliorarci e fare qualcosa in più, con l’ambizione di poter ottenere il risultato, consci di chi si ha davanti, perché puoi affrontare grandi squadre di livello molto più alto del tuo o altre più vicine al tuo rango”.
TOUR DE FORCE
“Per me la partita dietro l’angolo è sempre la più importante, non scelgo in base a elenco dei diffidati o altro. È chiaro che affronteremo tre partite in una settimana, considerata la sfida di martedì in casa della Juventus che i ragazzi si sono regalati e hanno meritato, e vogliamo giocarcela al meglio. Abbiamo un ciclo di gare da qui a fine anno e serviranno non solo per la classifica ma anche per le valutazioni sulla rosa a tempo debito, ma ora dobbiamo essere tutti sul pezzo per portare ognuno il proprio contributo alla causa. Ora pensiamo all’Atalanta, con la nostra strategia e con l’ambizione di superarci, di affrontare una scalata molto impegnativa, ma volendo fortemente superare i nostri limiti e la forza di un avversario che oggi è sicuramente tra i più ostici. Il calcio è il gioco più bello del mondo perché ti permette di ottenere tanto se dai il massimo, e quando lo fai puoi trovare dall’altra parte una squadra migliore di te oppure una che magari ti concede spazi di cui approfittare. La sfida tra nerazzurri e Real Madrid ha dimostrato il potenziale enorme dell’Atalanta, hanno doppiato gli spagnoli per xG e la gara ha evidenziato come anche in Europa ci siano diverse interpretazioni tattiche, non c’è un solo modo. Dovremo essere bravi nelle rotazioni e nella presenza in determinate zone del campo, alzando il livello dell’intensità e della fisicità, mantenendo equilibrio anche quando si prova ad aggredire e duellare come sanno ben fare loro”.
GLI EX
“Non solo i quattro ex di turno nella nostra rosa (Adopo, Zortea, Piccoli e Palomino) hanno una grande voglia, ma tutti siamo molto orgogliosi di indossare il rossoblù e vogliosi di dimostrare il proprio valore. Quando affronti una tua ex squadra alla quale sei legato hai chiaramente stimoli particolari, ma credo che questa carica si vede nettamente negli occhi di tutti. Servirà coraggio, quello che ti porta a non fossilizzarti su un errore precedente, a volerci riprovare, a voler migliorare. In avanti ci mancano ancora i tempi giusti per concretizzare quanto produciamo, e questo si perfeziona solo allenandosi sul campo, in difesa stiamo crescendo, ma a Firenze il gol subito arriva a difesa schierata e questo significa che talvolta ancora pecchiamo nella capacità di lavorare insieme dandoci un aiuto con i tempi e le distanze corretti”.
L.O.

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