Cagliari-Lecce, ripresi gli allenamenti. Riflettori puntati su Felici, Zorotea e Caprile

di Luciano Onnis

In un clima di malcelata euforia avanzata dalla grande prestazione di San Siro con il Milan, il Cagliari ha ripreso questo pomeriggio al Crai Center Sporto di Assemini gli allenamenti di preparazione all’incontro di domenica (ore 15) alla Unipol Domus contro il Lecce di Marco Giampaolo che in classifica sta due punti avanti dei rossoblù di Davide Nicola. Un incontro spareggio per la salvezza, anche se il mister cagliaritano non vuole sentire parlare di partite decisive quando è appena cominciato il girone di ritorno e ci sono 18 gare da disputare.

Il tecnico cerca giustamente di non creare troppa pressione sui suoi giocatori e sull’ambiente, ma c’è da giurarci che da qui a domenica parlerà di “appuntamento importantissimo, ma non definitelo spareggio per la retrocessione”.  Intanto, allenatore, giocatori, dirigenti e tifosi si godono il momento positivo e il lavoro in campo per la preparazione alla gara sembra meno pesante e comunque più sereno rispetto a quello respirato dopo il disastro a Venezia. Alla ripresa degli allenamenti, Yerry Mina è tornato in gruppo dopo il forfait di domenica scorsa per un fastidio al polpaccio sinistro  e contro il Lecce sarà regolarmente al suo posto. Ancora non perfettamente recuperato Luvumbo, ma anche il suo rientro in gruppo dopo un mese di assenza sembra essere scontato.

La vittoria a Monza e il pareggio col Milan hanno creato fiducia e  la consapevolezza che il Cagliari si farà valere con forza nella corsa alla permanenza in serie A. Riflettori ancora puntati, oltre che sull’intera squadra uscita indenne dal Meazza con una prova caparbia e di consistenza, sui tre maggiori protagonisti dell’incontro. Felici, Zorotea e il nuovo arrivato Caprile a difesa della porta cagliaritana, hanno entusiasmato tifosi e critica. Tre piacevoli sorprese che hanno meritato gli onori della cronaca. Nicola si frega le mani e sa adesso di poter contare sulle loro indiscusse capacità. Felici è stato una spina nella difesa dei rossoneri, spadroneggiando con le sue ripartenze, senza mai sottrarsi all’uno contro uno con il diretto avversario. Gli è andato via più volte in velocità e con prepotenza, sfiorando il gol con uno spettacolare tiro a rientrare scagliato dal limite dell’aera. Solo una parata  miracolosa di Maignan quando pallone stava andando a infilarsi all’incrocio dei pali, gli ha negato la gioia del gol  più bello della domenica sui campi della serie A. 

Zorotea, invece, oltre a siglare il gol del pareggio (secondo consecutivo e quattro del suo campionato, che non sono pochi), ha scatenato il moto perpetuo sulla fascia destra, eseguendo benissimo le due fasi di difesa e di attacco. Con Zappa si intende alla perfezione e sta dando un contributo importantissimo all’economia del gioco della squadra. Sempre ordinato, puntuale e preciso, sta facendo valere tecnica,  prestanza fisica e fiuto del gol.  E per questo ha anche il pregio di aver fatto dimenticare Nandez, interprete dello stesso ruolo ma con la pecca di non vedere la porta avversaria. Infine, la sorpresa (per molti la conferma) del nuovo padrone della porta rossoblù, Elia Caprile. Una saracinesca nel vero senso della parola, su cui sono andati a sbattere per tredici volte i giocatori del Milan, capaci di fargli un gol solo per un caso fortuito. Il giovane guardiano neorossoblù ha dimostrato personalità, reattività, senso della posizione, coraggio nelle uscite e felinità nei palloni vaganti. Ciliegina per lui, la bravura con i piedi.  Non ha sbagliato un rilancio, trasformando i rinvii in altrettanti passaggi per i compagni. Bravo, bravo davvero. La squadra aveva bisogno di una sicurezza in porta.

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