L’ennesima “ultima” chiamata per il Cagliari. Per sperare nella resurrezione, Zdenek Zeman, che alla vigilia ha perso per infortunio il ghanese Donsah, domani dovrà sfidare il passato almeno due volte: battere la sua ex squadra, la Lazio e sconfiggere il tabù Sant’Elia. Il boemo, infatti, non ha mai vinto in casa in campionato. Compito difficile perché i biancocelesti sono in gran forma. “Ma noi – ha subito precisato l’allenatore del Cagliari – non abbiamo scelta: dobbiamo fare il possibile per raggiungere il risultato. Penso che contino molto voglia e motivazione. Anche chi non sta bene deve stringere i denti”. Zeman abbottonatissimo sulla formazione: nessuna parola sul possibile ritorno dei ‘senatori’ in campo dal primo minuto. L’unica certezza sembra il rientro di Rossettini al centro della difesa per la squalifica di Ceppitelli. Gli altri? Centrocampo a tre probabilmente con Crisetig in mezzo e Joao Pedro e Ekdal ai lati. Ma Conti scalpita. Poi tridente con Farias, Sau e M’poku, anche se c’è qualche possibilità per Cossu. L’ennesima prova delle verità a dieci partite dal termine. “Non possiamo aspettarci regali da nessuno – avverte Zeman -. Daremo tutto: fare risultato è possibile solo attraverso il gioco”.