Difesa a tre o a quattro? Entrambe, a seconda di momenti e avversari. Il dilemma che il Cagliari si porta appresso da qualche anno con alterne fortune e successi, al giorno d’oggi di fatto non esiste (e neppure lo scorso anno con Ranieri) perché l’intercambiabilità di modulo nelle squadre moderne è diventata una costante, anche nel corso della stessa partita. Davide Nicola lo sa bene e lo ha detto fin dal suo arrivo: “Mi adeguo alle esigenze del momento”.
Finora si è orientato per lo più sul 3-5-2 che dovrebbe garantire, con i tre schierati centrali e i due “braccetti” due laterali pronti a dare una mano in fase di ripartenza, una maggiore copertura da parte del centrocampo con i così detti “quinti” a fare i pendolini sulle fasce esterne assegnate. Spesso lo schieramento è stato “a quattro” e questi sono stati forse i momenti migliori di questo Cagliari targato Nicola. Il 4-3-1-2 o il 4-4-2, con una delle due punte leggermente più indietro della boa centrale a girargli attorno, è sempre stato nel Dna dei rossoblù, passato in disuso da quando sono venuti a mancare in organico i trequartisti di valore, quelli con tecnica e fosforo addosso.
Le esigenze di una squadra abitualmente destinata a lottare per la salvezza e soggetta a esigenze difensiviste, hanno cambiato l’assetto di base dei rossoblù. Nicola si sta adeguando alle situazioni e non disdegna cambiare in corso d’opera. Non sembrano esistere dubbi che nello schieramento “a tre” si apre troppo spesso la falla nel settore di destra dove Zappa, per quanto studi e si applichi, è palesemente un ripiego. Ci sarebbero due alternative, ma non ottimali: Wieteska può farsi valere nel difendere ma non gli si chieda di sganciarsi in fase offensiva; Palomino, invece, è un mancino naturale (e ha 34 anni) e pretendere che sostenga il centrocampo e l’attacco nelle ripartenze, è chiedergli quello che fisicamente non può dare. Senza contare che un mancino schierato in difesa a destra, concede all’avversario un vantaggio non indifferente nel puntare a rete, effettuare incursioni in area da fondo campo e liberarsi per il cross.
Di sicuro Davide Nicola non ha aspettato le nostre modeste considerazioni per attrezzarsi e lo ha già confermato con i cambi di modulo effettuati all’occorrenza del momento. Sarà così per tutta la stagione: nessun modulo predefinito, saranno valutazioni da fare nelle situazioni che si verranno a creare di volta in volta. Intanto la squadra, con l’assenza di otto giocatori impegnati con le rispettive nazionali, ha ripreso da ieri (giovedì) gli allenamenti al Crai Sport Center di Assemini. Si stanno reinserendo in gruppo gli infortunati Wieteska, Lapadula e Yankto, presumibilmente disponibili per la partita con il Torino del 20 ottobre (biglietti già in vendita), mentre i tempi di ripresa per Pavoletti saranno più lunghi. Gli anni, per lui, si fanno purtroppo sentire.
L.O.