Cagliari-Empoli, la ricetta di Mazzarri: “Giocatori tifosi e chi mugugna è fuori”

Primo esame superato, ora tocca al secondo: domani in casa, Cagliari alla ricerca della prima vittoria stagionale dopo due pareggi e due sconfitte. Alla Unipol Domus arriva l’Empoli, un punto sopra i rossoblù: la squadra di Mazzarri può provare ad effettuare il sorpasso. Per il neo allenatore dei sardi da una parte c’è la tentazione di confermare in blocco la formazione dell’Olimpico, dall’altra c’è anche la voglia di rimettere in campo da subito due-tre giocatori chiave della rosa come Godin, Strootman e Pavoletti.

“Ho fatto le coppe – ha detto Mazzarri in conferenza stampa – so bene cosa significa gestire tre partite alla settimana. In teoria si può rifare una partita dopo due giorni e mezzo. Poi ci sono anche le eccezioni per chi magari arriva già da un recupero. Parlerò con tutti i giocatori, con lo staff e con i medici per avere sensazioni e indicazioni”. Mazzarri vuole la vittoria e chiede l’aiuto del pubblico: “I giocatori li devo caricare anch’io – ha detto – ma davvero c’è bisogno anche del valore aggiunto e dei tifosi”. E i primi supporter – ha detto – devono essere i giocatori, quelli che non giocano e poi quelli che vanno in panchina dopo essere sostituiti. “Mi piacciono anima e cuore. Ho visto già un bello spirito, in questo senso siamo partiti bene. Chi mugugna per me può stare fuori dalla rosa”. E precisa che Joao Pedro domenica scorsa era arrabbiato, ma non si è lamentato della sostituzione: “Lui ha ribadito concetti che sono anche miei – ha voluto precisare Mazzarri – e cioè che non dovevamo rimanere schiacciati dietro. Giusto, l’unico errore è che non deve essere plateale in queste esternazioni”.

Dal punto di vista tattico il tecnico non svela se sarà 4-4-2 o 3-5-2. Ma spiega come dovrà giocare la squadra: “Sono idee che ripeterò all’infinito – ha detto Mazzarri – voglio una fase difensiva che non consenta agli avversari di giocare e quindi prendere coraggio. E poi una fase offensiva che, partendo dalla palla rubata, faccia subito male. Con la Lazio abbiamo creato tante palle gol, dobbiamo essere sempre più cinici perché una rete cambia la partita. E se non segnano gli attaccanti, possono segnare anche gli altri: chi è davanti può essere prezioso pure con gli assist”.

Non sarà facile, avverte Mazzarri: “Noi dobbiamo pensare a noi stessi e a giocare da squadra- ha detto- ma ricordiamoci che andiamo in campo contro un Empoli che ha vinto una gara in trasferta. E l’ha fatto in casa della Juventus”. Ambizioni e dimensione del Cagliari: “Troppo presto per parlare – ha detto- un quadro più chiaro lo avremo alla fine dell’andata. So solo che negli anni scorsi in zona retrocessione sono capitate diverse squadre che sulla carta sarebbero dovute essere altrove. E che, oltre le sette sorelle, dall’ottavo posto in poi sta più su chi lavora meglio”.

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