L’ufficializzazione del nuovo allenatore del Cagliari sta diventando una farsa. Il suo nome è il segreto di Pulcinella, ma la società si guarda bene dal pronunciarlo e dal presentarlo, non può farlo.
Davide Nicola continua a essere tenuto in naftalina perché la società del presidente Giulini, che ha puntato su di lui da una ventina di giorni strappandolo all’Empoli, non riesce a farlo diventare l’allenatore rossoblù. Ieri, dopo aver pasticciato in lungo e largo sul suo ingaggio, si attendeva l’annuncio ufficiale del suo arrivo a Cagliari. Invece, no. Non si è potuto annunciare l’habemus papam perché Nicola è ancora ufficialmente dell’Empoli. Che a sua volta ha in freezer il suo prossimo tecnico, Roberto D’Aversa, ma non può tesserarlo perché ha ancora un allenatore, appunto Nicola. La fumata bianca che sarebbe dovuta uscire ieri dalla sede del Cagliari Calcio, non c’è stata. Solo silenzio, imbarazzato e imbarazzante silenzio. Attraverso canali non ufficiali, si è saputo che l’Empoli, sedotto e abbandonato da Nicola, chiede un indennizzo riparatore che il Cagliari era pronto – sembra – a riconoscere acquistando il difensore Luperto, di cui gli empolesi vogliono liberarsi. Ma il centrale sa facendo il furbetto e ha deciso di non decidere ancora se venire o no al Cagliari.
Questo perché ambisce a squadre più appetibili, come Torino o Bologna, che sarebbero interessate a lui. Vero o falso che sia, Luperto sta tirando la corda e ritarda con il suo furbesco atteggiamento l’approdo di Nicola a a Cagliari. Saltato l’accordo su Luperto, l’Empoli vuole comunque soldi per liberare Nicola. Si andrà pertanto – questa è la notizia di ieri invece che l’annuncio della firma di Nicola – davanti all’ente conciliatore per annullare il contratto che lo lega ai toscani.
L’incontro risolutore non potrà però esserci prima del fine settimana e, pertanto, il Cagliari rimarrà ancora un settimana senza poter annunciare il nuovo allenatore. Questo a sette giorni dall’inizio della nuova stagione con il raduno dei giocatori fissato per lunedì prossimo nel Crai Sport Center di Assemini, casa rossoblù. Una situazione a dir poco allucinante che getta serie ombre sul peso del Cagliari in qualunque trattativa la società si avventuri.
Senza allenatore, con l’organico ridotto ai minimi termini dopo l’esodo di giocatori – rientrati alle loro società di appartenenza a fine prestito, oppure non riscattati, non confermati o svincolati (Nandez) -, il Cagliari sembra decisamente nel caos totale. La tifoseria è abbastanza irritata e, nonostante nei primi giorni della campagna abbonamenti abbiano rinnovato in oltre tremila, adesso stanno alla finestra. Ma sono stufi di una situazione non proprio stimolante.
Luciano Onnis