di Luciano Onnis
In casa del Diavolo per dimostrare che spesso non è poi così brutto come lo si dipinge. Domani sera (20,45) col Milan nell’inferno dello stadio Meazza, il Cagliari è chiamato a sfatare ogni pronostico che lo vede sconfitto senza speranze davanti a 70mila spettatori ancora in festa per il successo dei rossoneri nella recente super coppa italiana disputata a Riyad in un mare di petroldollari arabi con Inter, Juventus e Atalanta. Per il Cagliari di Davide Nicola un altro test da brivido da superare, ma cercherá di farlo “a facci mamma”, con la speranza di non fare la stessa fine fatta come le altre grandi del campionato. “Credo che gli esami per noi non finiscano mai – ha detto l’allenatore rossoblù nella conferenza stampa di pre partita, tenuta all’ora di pranzo nel Crai Sport Center prima della partenza per Milano -. Anzi credo altresì che
nel girone di ritorno, ardore e voglia di crederci devono guidarci, sapendo che qualunque avversario che incontriamo ci metterá in difficoltà, a maggior ragione quelli che lottano per obiettivi diversi dai nostri. Più che mai questo deve far parte della necessità di affrontare questa stagione”.
Al giro di boa del campionato è prassi fare un primo bilancio. “Nel girone d’andata meritavamo più punti – ha proseguito il mister -, vedremo di farli nel secondo. Intanto abbiamo fatto qualche punto in più dello scorso anno”. Inevitabile parlare del calcio mercato in corso dal 2 gennaio. “ Con il presidente e il direttore sportivo abbiamo parlato molto serenamente – ha ammesso il tecnico -, valutando ciò che serve ciò che serve e sulle eventuali aspettative di chi vuole andare a giocare con più continuità altrove. Ma al 95% il gruppo rimane questo, siamo felici dell’attaccamento di tutti. Lasciamo lavorare la società e vediamo cosa si può fare”. Davide Nicola ha detto chiaramente che, risolto il problema del portiere con l’arrivo di Caprile, nel centrocampo si sente coperto. Rimane la necessità di un terzino destro che sia un ricambio di Zappa e un esterno d’attacco, e soprattutto rinforzi per l’attacco. Sulla possibilità che qualche pedina importante possa essere ceduto per far cassa, il mister ha glissato.
Però ha confermato di avere una grande considerazione per Prati, importante investimento della società, ma anche per Marin, l’altro possibile elemento da dover salutare. “Le circostanze stanno portando a un maggior utilizzo di Adopo e Makoumbou per via della scelta del modulo col doppio mediano, ma Marin è Deiola stanno avendo il loro spazio”. Rimane quindi Prati, che sembra proprio fuori dai progetti di Nicola nonostante il tecnico lo neghi tassativamente. Tornando alla partita di domani, il Milan sembra essere tornato a essere diavolo con la sostituzione Fonseca con di Sergio Conceição. “Hanno una rosa di talento e ricca, che lotta per obiettivi diversi da noi. In coppa ho visto una squadra competitiva e aggressiva, più brava a verticalizzare rispetto al passato. Dovremo essere bravi a restare sempre in partita, possono far male in qualunque momento. Servirà grande ardore nelle due fasi”. Giocherà sicuramente Caprile, appena arrivato in rossoblù. “Lo conosco benissimo, è stato un mio giocatore l’anno scorso nell’Empoli. È un portiere abile sia tra i pali che in costruzione del gioco, bravo nell’ attaccare palloni vaganti in area”. A San Siro non ci sarà Luvumbo (dovrebbe giocare Felici) e probabilmente neppure Mina, ancora sofferente per la contusione alla caviglia subita a Monza. Una mancanza pesante quella del signore della difesa cagliaritana, sarebbe stato interessante vederlo addentare i polpacci di Leao e ringhiare contro gli altri pezzi da novanta rossoneri. La speranza è che gli avversari non abbiamo il compito esageratamente facilitato e che magari Caprile chiuda la porta a doppia mandata.