Il playmaker sassarese indosserà la prestigiosa fascia nel match odierno con l’Islanda, valido per le qualificazioni a Euro 2025: le sue parole
di Alessandro Fracassi
Marco Spissu indosserà per la prima volta in carriera la fascia da capitano della Nazionale italiana di basket. Intervistato da Tuttosport, il playmaker sassarese è pronto a vestire i panni del leader degli azzurri nella prima delle due gare in programma contro l’Islanda (si parte oggi, a Reykjavik, alle 20:30 italiane), valide per la qualificazione agli Europei del 2025. In attesa del reinserimento di Nicolò Melli e degli altri giocatori impegnati in Eurolega per la gara di ritorno di Reggio Emilia (lunedì 25 al PalaBigi, palla a due alle 20:30) il numero 0 in forza agli spagnoli del Saragozza raccoglie l’eredità di un altro sardo che ha incantato i parquet italiani e internazionali, Gigi Datome.
Spissu: “Io capitano e leader? Un sogno, da piccolo non l’avrei immaginato”
L’Italbasket è reduce dai successi con Turchia e Ungheria nelle prime due giornate del Girone B ma l’obiettivo qualificazione è ancora tutto da conquistare: “Cercheremo di portare a casa la partita di qualificazione, aspettando che arrivino i giocatori di Milano e Virtus Bologna impegnati in Eurolega”, sottolinea Spissu che elogia il gruppo azzurro a disposizione di Gianmarco Pozzecco. “Ci sono tante facce nuove, tanti giovani che vogliono fare bene”. L’ex Dinamo Sassari commenta poi con soddisfazione la scelta del ct azzurro di affidargli la fascia da capitano: “Io leader? Ormai sono diventato vecchio (ride, ndr). La prima da capitano è un’emozione particolare per me. Mi riempie di orgoglio. Anche se è solo una partita, da traghettatore. Da piccolo non l’avrei immaginato. Ci credi, è il tuo sogno, ma arrivare a quasi 60 partite, diventare capitano… Comunque sono ancora nel mezzo della carriera e cerco di darci più che posso”.
Spissu: “Non paragonatemi a Datome. Dinamo in Europa? Non vorrei affrontarla…”
L’ex play della Dinamo Sassari e della Reyer Venezia ci tiene però a chiarire un aspetto, un confronto che rifiuta senza mezzi termini: “Non paragonatemi a Gigi Datome per la Sardegna. Lui è stato un pilastro, un simbolo. E oggi è fondamentale, fa da intermediario tra campo, giocatori e staff. Una grande persona e super utile nel suo ruolo”. L’obiettivo di Marco a breve termine è strappare quanto prima il pass per gli Europei con l’Italbasket per poi concentrarsi sugli impegni che attendono la sua squadra di club, il Casademont Saragozza. La società aragonese, in piena zona playoff nella Liga Acb, è anche protagonista in Fiba Europe Cup, nel gruppo K, con i turchi del Tofas Bursa, i lusitani del Porto e i greci del Maroussi. In caso di passaggio del turno, Spissu e compagni sfiderebbero nel primo turno a eliminazione diretta (quarti di finale) la prima o la seconda classificata del girone L, quello della ‘sua’ Dinamo Sassari. “In teoria se passiamo questo girone, incrociamo quello della squadra di Markovic”, spiega il classe 1995 che vorrebbe evitare di tornare a Sassari da avversario: “La Dinamo è la squadra che non voglio mai affrontare, ma è già capitato in campionato (in Serie A, qiuando indossava la canotta della Reyer Venezia dal 2022 al giugno 2024, ndr). Se succede darò tutto come sempre”.