Aru al Giro d’Italia: “Io, scalatore puro, adesso c’è una salita che fa per me”

“La salita finale oggi era molto veloce, l’importante era tenere una buona posizione ed evitare buchi che partoriscono secondi di ritardo. La pioggia abbondante ha richiesto un’attenzione maggiore. Ero ben posizionato nella parte di testa del gruppo quando è caduto Froome e dunque non ho avuto problemi”. Così Fabio Aru commenta la tappa odierna del Giro d’Italia di ciclismo, che si è conclusa agli oltre 1.200 metri del santuario di Montevergine di Mercogliano, in Irpinia.

“La salita di domani sarà già più adatta a scalatori puri, mi attendo di ricevere ulteriori segnali di crescita”, conclude il sardo della Uae Emitates, parlando del finale della frazione di domani, il cui epilogo è posto sul Gran Sasso, a Campo Imperatore, dove nel 1999 vinse Marco Pantani e dove Aru è atteso.

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