Cagliari alla ricerca di punti per muovere la classifica e scendere dal treno delle sconfitte. Tra la voglia di riscatto e il risultato c’è di mezzo l’Atalanta: domani sera alla Unipol Domus la squadra di Gasperini ha bisogno di una vittoria per non uscire dall’Europa.
Per i rossoblù il solito mantra: acciaccati e infortunati. E ora c’è anche uno squalificato, Caceres. “Questa situazione è ormai una costante – commenta Walter Mazzarri alla vigilia della gara -. Non voglio cercare alibi ma è chiaro che, ad esempio, non si rinuncia ad un calciatore come Keita a cuor leggero. Altri sono stati recuperati all’ultimo momento della scorsa gara”.
Il Cagliari ci proverà lo stesso, assicura il mister: “Io comunque devo fare il massimo perché la squadra renda la vita difficile all’Atalanta; magari con l’aiuto del pubblico che contro la Roma ha raccolto i nostri input positivi e ci ha caricato alla grande. Spero che succeda lo stesso anche domani”.
Tre sconfitte nelle ultime tre gare. “Quando non si fanno punti è inutile fossilizzarsi troppo sulla partita che si è persa – insiste l’allenatore – dobbiamo invece concentrarci sulla prestazione per arrivare poi al risultato. Le ultime tre gare vanno lette ciascuna in modo diverso: a Firenze abbiamo sbagliato partita, mentre contro Roma e Bologna, pur commettendo degli errori, avremmo meritato di fare punti. Gli episodi incidono, è vero che in questo momento paghiamo tutto”.
Qualche buon segnale anche nell’ultimo ko, secondo Mazzarri: “A Bologna si è vista una crescita della squadra. Nella fase difensiva siamo migliorati tanto, su altri dettagli dobbiamo ancora lavorare. Vorrei vedere applicare meglio le due fasi e una transizione più veloce verso la porta avversaria, che è quello che ci è mancato lunedì scorso, un palleggio più rapido. Della gara mi è piaciuta la reazione dopo aver preso il gol: siamo andati all’attacco, creando i presupposti per segnare”.
Dopo l’Atalanta la sosta. Ma c’è sempre un problema. “Diversi giocatori partiranno per gli impegni con le rispettive Nazionali – ricorda Mazzarri – Poche volte dal mio arrivo ho potuto svolgere una settimana tipo dal martedì alla domenica; non è semplice quindi mettere a punto gli automatismi, ho dovuto ricorrere alla mia esperienza per confezionare ogni volta una camicia diversa adatta alla partita che ci aspettava. Purtroppo il campionato è strutturato così, dobbiamo accettarlo ma le difficoltà sono oggettive”.