Onifestival 2024, musica e tradizioni a confronto: foto e video

A Oniferi è tempo di Onifestival, il festival dedicato alle musiche identitarie e alle tradizioni a confronto. Anche in questa quinta edizione, targata 2024, ideata dall’associazione culturale San Gavino di Oniferi e organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, il programma è articolato

Sabato 30 novembre, il festival ha coinciso con le Cortes apertas, rassegna barbaricina che apre il paese ei suoi angoli più suggestivi ai visitatori.

Un viaggio tra storia di un borgo identitario, tra i tesori dell’archeologia e la volontà di costruire un percorso di riscatto anche per le nuove generazioni che passa dalla cultura agricola e pastorale e su alcune imprese capace con il loro dinamismo di affrontare la crisi e le difficoltà del mercato.

ONIFESTIVAL

Onifestival, nasce con la volontà di dare vita a un appuntamento che fondi le sue radici sulla musica tradizionale e sul canto a tenore in particolare, ma che accolga allo stesso tempo espressioni artistiche di altri contesti nazionali ed internazionali. Scambio e confronto sono un elemento fondamentale della rassegna nata nel 2018.

IL PROGRAMMA

La rassegna come da programma è iniziata sabato 30 novembre in Piazza S. Anna alle 18 con i canti a tenore e la musica polifonica. Sul palco i Tenore San Gavino di Oniferi, Tenore ‘’Su Riscattu’’ di Lodè, Tenore di Oliena, Tenore di Loculi, Coro ‘’Paulicu Mossa’’ di Bonorva.

ONIFESTIVAL E DNA IDENTITARIO

Onifestival è stato ideato dall’associazione culturale San Gavino di Oniferi, costituita nel 2001, è impegnata ormai da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto “a tenore”, con la finalità̀ di valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna.

Fanno parte del gruppo i fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi, rispettivamente boche, contra e mesu boche, più il bassu Giuseppe Brau). Formazione che da sempre privilegiato nello svolgimento della sua attività l’impegno e le proposte nelle quali – anche nella partecipazione a manifestazioni di livello internazionale (Università di Taipei, Parigi, Valladolid, Roma, Conservatorio di Lione, Istituto Italiano di cultura di Los Angeles, Convegno e concerto su Pietro Sassu, Sassari) – attraverso l’espressione del canto si evidenziasse tutta la ricchezza della poesia, della letteratura e della lingua per l’affermazione di quella identità sarda minacciata e indebolita da modelli socio-culturali che tendono a soffocarne la peculiarità e la bellezza.

A Parigi, in occasione della classificazione del canto a tenore quale patrimonio intangibile dell’umanità, ha rappresentato il canto a tenore esibendosi davanti alla Commissione Unesco e partecipando ai gruppi tematici che hanno portato l’assegnazione del prestigioso riconoscimento.

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