Settimana Santa Santu Lussurgiu

La Confraternite del Rosario (su Rosariu), della Santa Croce (Santa Rughe), del Carmine (su Carmene) e dell’Addolorata (Sette Dolores) curano i suggestivi riti della Settimana Santa (sa Chida Santa) a Santu Lussurgiu, tra le più interessanti di tutta l’isola. Altro protagonista il canto “a cuncordu” che scandisce riti e cerimonie fin dalla settimana che precede la Domenica delle palme (24 marzo): in quei giorni, alla fine di ogni messa serale celebrata in parrocchia vengono eseguite anche le strofe tipiche de sa Novena. Le confraternite si occupano anche di tessere le palme offerte nel giorno che celebra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Per l’occasione si esibisce su Cuncordu ‘e Santa Rughe. Martedì 26 marzo (Martedì Santo) nella Chiesa di Santa Croce si tiene la rappresentazione de su Nazarenu: all’interno dell’edificio viene riproposta la Via Crucis, seguita da una processione all’esterno. Si esibisce nuovamente su Cuncordu e Santa Rughe, l’omonima confraternita cura l’iniziativa. Il Mercoledì Santo è invece protagonista la Confraternita del Rosario che prepara il Cristo morto in Croce mentre le Prioresse vestono la Madonna Addolorata.

Nel pomeriggio del Giovedì Santo la chiesa di San Pietro ospita sa Missa ‘e gloria, ovvero la Messa in Coena Domine, rievocazione dell’ultima cena di Gesù con pietanze simboliche e il lavaggio dei piedi ai dodici apostoli scelti tra le diverse confraternite. Più tardi dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nota anche come su Cunventu, parte la processione con il Cristo Crocifisso e la Madonna, il primo è portato dai confratelli del Rosario, la seconda dai confratelli del Carmine. Su cuncordu e su Rosariu intona un particolare Miserere che prosegue, alternato ai canti della Novena, anche all’arrivo nella chiesa parrocchiale dove il simulacro di Gesù viene innalzato al centro dell’altare (rito de s’Incravamentu).

Venerdì Santo si ripete il rito de s’Iscravamentu, la deposizione di Cristo dalla croce. Nel pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli i confratelli del Rosario preparano la lettiga dove verrà adagiato il simulacro di Gesù che, in serata, verrà trasportato alla parrocchiale, anche questa volta i diversi momenti sono scanditi dai canti del Miserere e de sa Novena de su Cuncordu de su Rosariu. In chiesa il rito della deposizione, uno dei confratelli porgerà i chiodi al simulacro della Madonna Addolorata. Dopo l’omelia del frate predicatore Cristo morto viene riportato a su Cunventu insieme alla Vergine e a tutti i simboli della Passione. Fino a mezzanotte i confratelli eseguiranno dei canti per celebrare questo particolare momento. Il Sabato Santo è dedicato alla preparazione dei simulacri della Madonna e di Gesù per la cerimonia de S’Incontru che si tiene il giorno di Pasqua. La domenica infatti la Confraternita della Santa Croce trasporta la statua della Madonna (vestita con un abito azzurro, una corona d’oro e un velo nero), al corteo prendono parte anche le confraternite del Rosario e del Carmine. Gesù risorto (che porta una ghirlanda di fiori e un velo bianco) è portato dai confratelli dell’Addolorata: al momento dell’incontro dei due simulacri i veli vengono levati e, al suono delle campane festanti, le statue rientrano in chiesa dove si tiene la messa.

Il paese Santu Lussurgiu si trova in provincia di Oristano ai piedi del Montiferru. Il centro storico, oggetto tra l’altro di interventi conservativi e caratteristico per le sue stradine in acciottolato e le sue case di pietra, ospita, in un edificio, del XVIII secolo, il Museo della Tecnologia contadina nato grazie all’impegno del Centro di cultura popolare Unla.
Tra le sue chiese quella di Santa Maria degli Angeli (nata nella secondo metà del Quattrocento), in stile tardo gotico aragonese. Al suo interno una statua di legno che rappresenta la Madonna con il bambino. Molto antica la chiesa di Santa Croce, consacrata nel 1185 dal vescovo di Bosa. I dintorni sono molto belli: diversi i boschi di castagni e lecci. Il territorio è ricco di fonti, le più note forse sono quelle di San Leonardo di Siete fuentes, una suggestiva località a sei chilometri dal paese, famosa anche per la chiesa omonima e i boschi di querce e olmi. Paese di antiche tradizioni, a Santu Lussurgiu sono vissuti con grande partecipazione i giorni de sa Carrela e Nanti (durante il Carnevale) nei quali si svolge una suggestiva corsa a cavallo: sa Carrela è proprio la stretta strada nel cuore del paese lungo la quale corrono i cavalieri.

Lucilla Fanelli

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