Settimana santa Oliena

La Hida Santa, la Settimana Santa di Oliena, momento di intensa religiosità popolare è un’occasione per conoscere questo tipico centro dell’interno dell’isola, nel cuore del nuorese. Sono diverse le iniziative messe in campo per i prossimi giorni. Martedì 26 marzo alle 19 nella Chiesa di San Lussorio si tiene la manifestazione “Gosos e Cuncordu in Uliana, voci di passione e di fede” partecipano il Coro Gabriel di Tempio, su Cuncordu di Cuglieri e il Coro Polifonico di Oliena. L’evento si ripete mercoledì, stesso luogo stessa ora: si esibiranno su Cuncordu di Orosei, su Cuncordu ‘e sos sette dolores di Santu Lussurgiu, su Tenore Ulianesu. Giovedì alle 18 nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola la paraliturgia de “S’Incravamentu”, la deposizione del corpo di Cristo, centrale a Oliena come in moltissimi altri paesi sardi. Segue la Processione dei Misteri (ore 20): la paraliturgia si ripete, seguita dalla processione del Cristo Morto. Domenica alle 10,30 in piazza Santa Maria, l’incontro, S’incontru, tra la Madonna e Gesù risorto seguito dalla Santa Messa pasquale. Alle 12 “su humbido”, dolci, vino e ballo tondo nella piazza del Comune a cura della Pro Loco. Sono diverse le mostre programmate a Oliena in occasione dei riti della Settimana Santa: fino al primo aprile sarà visitabile il museo del Fazzoletto (piazza Berlinguer) mentre l’ex Collegio dei Gesuiti ospiterà la mostra fotografica curata dalla Pro Loco “Oliena e il suo costume”. Dal 23 marzo nella Biblioteca comunale sarà visitabile un’altra interessante mostra fotografica, “Il Supramonte” curata da Angelino Congiu, in collaborazione con il Circolo veterinario sardo. Dal 28 marzo il gruppo folk “Battos Moros”, promuove, nella sala del Museo comunale, l’iniziativa dal titolo “Uno sguardo agli usi del passato: antichi costumi e vestine del battesimo”.

Il paese A circa dieci chilometri da Nuoro, Oliena si trova ai margini della Barbagia di Ollolai, ai piedi del massiccio del Corrasi. Il territorio ospita antichi resti che testimoniano la presenza dell’uomo in età nuragica. I dintorni offrono la possibilità di escursioni in una natura incontaminata e selvaggia: affascinante l’area de su Cologone con la sua fonte, zona amata dagli appassionati di speleologia. C’è poi il villaggio nuragico di Tiscali, la valle del Lanaitto con numerose grotte come sa Ohe (la voce) e su Entu (il vento). Il centro abitato presenta scorci interessanti, soprattutto nella sua parte più vecchia con le sue stradine di pietra e le case addossate l’una all’altra, caratterizzate tra l’altro da “su porciu”, il tipico cortile interno su cui affacciano più abitazioni. Numerose le chiese tra cui quella parrocchiale di Sant’Ignazio di Loyola che risale alla seconda metà del Seicento ed è nata insieme all’ex convento in seguito all’arrivo dei gesuiti. La chiesa di Santa Maria risale invece al Duecento (tardo romanico pisano) ma, nel corso del tempo, ha subito diversi interventi. È del Cinquecento la vicina chiesa di Santa Croce che si distingue anche per il suo campanile a tridente. La comunità di Oliena è particolarmente legata alle sue tradizioni che conserva e tutela come dimostra l’attenzione all’abito tradizionale “su hustumene” ancora indossato da molte donne anziane. Il costume femminile è particolarmente apprezzato: oltre che per il corpetto di panno rosso e la gonna in orbace, si caratterizza per il suo “mucandore” il fazzoletto usato come copricapo ricamato a mano con fili d’oro e di seta. Importante anche il canto a Tenore che a Oliena conta abilissimi esecutori. Per gli amanti dei percorsi enogastronomici Oliena è un posto da visitare assolutamente: ottimo il vino Nepente, ottima la cucina tipica bararicina.

Per informazioni turistiche è possibile visitare il portale www.olienaturismo.com.

Lucilla Fanelli

Fonte foto: www.sardiniatouristguide.it

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