Settimana santa Cagliari

I quartieri storici di Marina, Villanova, Castello e Stampace con le loro Chiese ospitano i riti della Settimana Santa cagliaritana. Anche per il capoluogo isolano si tratta di uno dei momenti più intensi della religiosità popolare. Protagoniste le diverse Confraternite cittadine: l’Arciconfraternita della Solitudine, del Santissimo Crocifisso, del Gonfalone sotto l’egida di Sant’Efisio martire e la Congregazione Mariana degli Artieri di San Michele.
Le celebrazioni prendono il via il venerdì (22 marzo) che precede la Domenica delle Palme con la processione dei Misteri (Is Misterius). L’evento è tradizionalmente organizzato dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso di Villanzona la cui sede è nell’Oratorio di piazza San Giacomo. Da qui inizia la processione: i confratelli trasportano i simulacri lignei del 1750 (ad opera dello scultore Giuseppe Antonio Lonis di Senorbì) che rappresentano i “Sacri Misteri”. Il corteo sosterà nelle sette chiese del centro cittadino a simboleggiare la via Crucis (chiese di San Giovanni, delle Monache Cappuccine, di Sant’Antonio, di Santa Rosalia/San Salvatore da Horta, di San Vincenzo de Paoli, di San Domenico, di San Giacomo), per poi tornare all’Oratorio di San Giacomo. Durante la processione vengono intonati dei canti polifonici decisamente suggestivi, con la tecnica del falsobordone. La Domenica delle Palme nella Chiesa di San Giovanni si tiene la rimozione del Simulacro di Gesù di cui tradizionalmente si occupa l’Arciconfraternita della Solitudine. Il Martedì successivo (26 marzo) la Congregazione degli Artieri organizza la Processione dei Misteri in Stampace. Si parte dalla Chiesa di San Michele per proseguire in quella di Sant’Anna (Mistero di Gesù nell’orto), nella Chiesa di Sant’Antonio (Mistero di Gesù condannato da Pilato), nella Cattedrale di Santa Maria (Gesù incoronato di spine), nella Chiesa di San Giacomo (Gesù flagellato alla colonna), nella Chiesa di Sant’Agostino (Gesù che porta la croce), nella Chiesa di Sant’Efisio (la croce) e di nuovo Chiesa Di San Michele (Mistero dell’Addolorata). Il giorno dopo nell’Oratorio di piazza San Giacomo le consorelle dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso si occupano della Vestizione della statua della Madonna Addolorata. Il Giovedì Santo Cristo viene inchiodato alla Croce, il rito viene svolto dalla Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso (ore 15,30 presso l’Oratorio). Le donne portano in chiesa Is Nenniris, piatti pieni di cotone dove verranno fatti germogliare (al buio) dei chicchi di grano, simbolo della morte e della resurrezione. Nella Chiesa di San Giovanni Battista (16,30) l’Arciconfraternita della Solitudine si occupa dell’Esposizione del Cristo. L’Arciconfraternita del Gonfalone cura invece la Processione delle Sette Chiese a partire da quella di Sant’Efisio, il cui simulacro viene listato a lutto il mercoledì precedente. Le sette soste comprendono la Chiesa Sant’Antonio, la Chiesa delle Monache Cappuccine, la Chiesa di Santa Croce, la Cattedrale di Santa Maria, la Chiesa di San Salvatore da Horta/Santa Rosalia, la Chiesa di Sant’Anna e di nuovo la Chiesa di Sant’Efisio.
Nel corso del Venerdì Santo si vivono sicuramente alcuni dei momenti più intensi di tutta la Settimana Santa. A fine mattinata la prima processione è curata dall’Arciconfraternita della Solitudine: la statua della Madonna Addolorata (con il petto trafitto dalla spada dei sette dolori) accompagna quella Gesù Crocifisso (sovrastato da un baldacchino bianco) dalla Chiesa di San Giovanni alla Cattedrale, dove il Crocifisso sarà consegnato al sagrestano. Il corteo è aperto da due stendardi del XVIII secolo con i simboli della passione: il gallo, i chiodi, la spada, i mantello e i dadi dei soldati romani. Il rullo dei tamburi e i canti tradizionali accompagnano la processione. La Madonna fa poi rientro in San Giovanni. Accompagnano il corteo due bambini che rappresentano San Giovanni e Maria Maddalena.
Seguono altre tre processioni. La prima (ore 13,15) è curata dall’Arciconfraternita della Solitudine e ha come protagonista una statua seicentesca di Gesù Crocifisso che viene portata dalla Chiesa di San Giovanni e ritorno con una lunga sosta presso il Duomo. La seconda processione (ore 16) è quella di Gesù Crocifisso e della Madonna Addolorata, curata dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Villanova. Parte dall’Oratorio di piazza San Giacomo e arriva alla Chiesa del Santo Sepolcro. La Madonna Addolorata fa poi rientro all’Oratorio. Alle 20 l’Arciconfraternita del Gonfalone cura la processione del Cristo Morto che parte e ritorna nella Chiesa di Sant’Efisio.
Centrale nel Sabato Santo “Su Scravamentu” la deposizione di Cristo dalla Croce. In mattinata si compie la deposizione di Cristo nella lettiga: alle 8,30 l’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso svolge il rito nella Chiesa del Santo Sepolcro, l’Arciconfraternita della Solitudine nella Cattedrale alle 10. I confratelli del Santissimo Crocifisso prepareranno, nell’Oratorio, la vestizione della Madonna per “S’incontru”. Nel pomeriggio le due processioni del Cristo Morto, una curata dall’Arciconfraternita della Solitudine (ore 16,30) dalla Chiesa di San Giovanni alla Cattedrale e ritorno con una sosta presso il Duomo, l’altra (sempre alle 16,30) dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, dalla Chiesa di San Giacomo con rientro all’Oratorio. A mezzanotte messa della Resurrezione (dall’Oratorio alla Chiesa di San Giacomo).
Domenica l’emozionante momento de “S’incontru”, l’incontro tra la Cristo risorto e la Madonna e il saluto con il triplice inchino. L’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso si occupa naturalmente di quella che si svolge a Villanova. I simulacri del Cristo e della Madonna si muovono in direzioni opposte da piazza San Giacomo per incontrarsi in via Garibaldi e tornare nella Chiesa dove verrà celebrata la messa. A Stampace la processione organizzata dall’Arciconfraternita del Gonfalone si muove dalla Chiesa di Sant’Efisio alla Chiesa di Sant’Anna mentre una processione analoga si svolge anche nella Parrocchia di Sant’Eulalia. Le celebrazioni si concludono il Lunedì dell’Angelo con una processione dedicata a Sant’Efisio promossa dall’Arciconfraternita del Gonfalone. La domenica (Domenica in Albis) e il lunedì successivi le confraternite celebrano i riti de “s’inserru”, il riposizionamento dei simulacri utilizzati per la Settimana Santa nelle cappelle che li custodiscono.

Per conoscere meglio la città di Cagliari e avere indicazioni su altri eventi, su dove mangiare e dormire: https://www.cagliariturismo.it/it

Lucilla Fanelli

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Leggi

Settimana Santa a Tonara

Il campione del Cagliari Marco Sau, ha voluto prestare la sua immagine gratuitamente per sponsorizzare la trentaquattresima edizione…
Leggi

Settimana Santa Santu Lussurgiu

La Confraternite del Rosario (su Rosariu), della Santa Croce (Santa Rughe), del Carmine (su Carmene) e dell’Addolorata (Sette…
Leggi

Settimana santa Oliena

La Hida Santa, la Settimana Santa di Oliena, momento di intensa religiosità popolare è un’occasione per conoscere questo…
Leggi

Settimana santa Iglesias

La Settimana Santa a Iglesias unisce una ritualità curata nei minimi dettagli a una spiritualità intensa e molto…
Total
0
Share