Ultimi preparativi per la visita di Papa Francesco: Bonaria si rifà il look e i fedeli portano i Savoiardi fatti in casa

La basilica di Bonaria si rifà il look in attesa del grande evento: in questi giorni gli operai stanno dando gli ultimi ritocchi al santuario cittadino che domenica 22 settembre accoglierà Papa Francesco nella sua unica tappa isolana. Nessun cambiamento vistoso per l’edificio, i lavori, avviati il 28 giugno scorso, hanno sistemato alcune fenditure sul tetto e restaurato crepe e infiltrazioni che creavano parecchi danni anche all’interno, soprattutto nella cappella della Ausiliatrice.

Tutto pronto per l’arrivo del Pontefice? “Abbiamo la basilica, la piazza e una meravigliosa vista sul mare, direi che siamo pronti” afferma padre Giovannino Tolu, parroco di Bonaria dell’ordine dei Mercedari. Il restyling della basilica, atteso da alcuni anni, è stato accelerato proprio dopo l’annuncio ufficiale della visita del Papa in Sardegna pronunciato in piazza San Pietro nel maggio scorso: da quel momento il parroco e gli altri religiosi di Bonaria hanno velocizzato la pratica per i lavori e dato fondo ai beni della comunità. Nessun contributo pubblico, nessun fondo speciale dalla Diocesi di Cagliari almeno per il momento, i novantadue mila euro necessari per il restauro della basilica vengono tutti dalle tasche dei Padri Mercedari cagliaritani e dalle donazioni dei fedeli.

Oltre alla preparazione del santuario, a Bonaria si pensa anche a quella dello spirito: mercoledì alle nove di sera è in programma il “Rosario sotto le stelle”, il giorno successivo alle 19 una messa con Adorazione del Santissimo, mentre venerdì 13 e lunedì 16 settembre dalle sette di sera ci saranno la messa solenne seguita da musica e cori polifonici. Un allestimento in grande stile per un pontefice che sembra aver riavvicinato non solo i praticanti di vecchia data ma soprattutto quelli dell’ultima ora: “I giovani impazziscono per Francesco -sottolinea padre Giovannino- e abbiamo notato che in tanti si stanno riavvicinando alla Chiesa grazie al suo modo di fare, alla sua grande sensibilità”.

Non solo offerte di grande valore per un Papa che da subito ha prediletto sobrietà e rigore rispetto a monili d’oro, scarpe firmate e fasti d’altri tempi: qualche giorno fa a Bonaria si è presentata una signora da un paesino della Barbagia, portava un pacco avvolto da carta bianca e un nastro dorato: “Savoiardi fatti in casa, sono per la colazione di Sua Santità Papa Francesco, potete farglieli avere per favore?”

Francesca Mulas

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