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Domenica tutti gli occhi su Cagliari-Chievo, crocevia per la salvezza

Nessuno ci aveva pensato. Poi improvvisamente i giochi per la salvezza si fanno oscuri, alcune squadre imboccano la strada della crisi e l’unica risposta è trovarsi una formazione contro che sia tranquilla ed in pace coi propri obiettivi. Il Cagliari è salvo da due giornate e martedì a Napoli si è arreso facilmente dopo qualche minuto, e ha permesso ai campani di festeggiare la conquista della Coppa Italia della vergogna. Nulla di male comunque, i giocatori rossoblù aspettano con ansia di poter andare in vacanza, o almeno di comprendere il proprio futuro. Per ora le trattative per il passaggio della società proseguono serrate e fino ad una risoluzione, pochi effettivi della squadra rossoblù possono dirsi sicuri di rimanere.

“Dobbiamo dirla tutta. O quasi tutta. Catania-Roma e Fiorentina- Sassuolo sono state partite anomale. Usiamo l’ironia: curiose. Due delle migliori del campionato, le squadre lodate per una stagione straordinaria hanno preso quattro gol da due avversarie che lottano per salvarsi. Vogliamo dire che certe cose accadono una volta ogni tanto? Diciamolo. Due volte, in questa occasione, e nella stessa giornata? Bene, passi. Ma ora basta. Adesso basta davvero. Nelle prossime due partite e dico esplicitamente a quali gare mi riferisco: Cagliari-Chievo e Sassuolo-Genoa, vorrei assistere a sfide di grande impegno. Mi piacerebbe che al campionato fossero consegnate gare giocate, come il regolamento prevede. E come altrimenti impone di sanzionare. Partite leali e combattute fino in fondo. E questo sia chiaro. Il Bologna, per quanto potrà, vigilerà e farà sentire la sua voce”

Quando nella conferenza stampa di presentazione della nuova giornata di serie A, Albano Guaraldi ha alzato i toni, gli occhi di tifosi e giornalisti sono volati in parte a Cagliari. Non ha tutti i torti il patron del Bologna: la sua formazione è sull’orlo del baratro, il cambio Pioli-Ballardini non ha sortito effetti e alcuni supporters emiliani qualche giorno fa hanno tentato di introdursi nella sua dimora col proposito di avere un colloquio con lui. La B è ad un passo e l’unico modo per rimanere aggrappati alla categoria di punta è sì battere il Catania, ma anche che le altre facciano il loro dovere. Chiedere a Cagliari e Genoa di impegnarsi al massimo non è solo un atto disperato di sopravvivenza ma anche la speranza che nel calcio italiano esista un minimo di correttezza professionale.

Il Cagliari si è sempre comportato onestamente. Mai invischiato in partite truccate, su scommesse. Quando le proprie gare sono state iscritte nel registro delle indagini, il coinvolgimento è sempre stato indiretto. Il ragionamento di Guaraldi è giusto ma si deve sempre tener conto delle motivazioni  dei singoli. Le motivazioni del Cagliari sono diverse da quelle del Chievo che, imboccate tre sconfitte di fila, ha un disperato bisogno di punti salvezza e deve farli al Sant’Elia visto che domenica prossima riceverà l’Inter a Verona.

Pulga poche ore fa ha gettato acqua sul fuoco: “Sappiamo che domani ci troveremo di fronte un Chievo agguerrito, ma noi non saremo da meno. Voglio rivedere la squadra determinata delle prime 4 gare da quando sono tornato. La partita dobbiamo farla noi, la salvezza acquisita deve darci quella serenità in grado di farci giocare a testa alta e con volontà di attaccare. (…) Le dichiarazioni di Guaraldi? Ci possono anche stare, ma noi domani daremo il massimo contro il Chievo. Il mio credo è quello di schierare sempre il miglior Cagliari possibile al momento”.

Il Cagliari giocherà. Si batterà. Poi peseranno le motivazioni, gli episodi, gli errori di entrambe le parti. Nessuno avrà da ridire, anche perché il Cagliari non si presterà a questi giochetti. Ovviamente il Bologna deve battere il Catania, che ha ancora speranze di salvarsi e non andrà in Emilia a fare da sparring partner. Il resto saranno solo chiacchere da bar per alimentare i tifosi.

Simone Spada

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