Stop a nuovi impianti di rinnovabili per 18 mesi. Ok dal Consiglio, il centrodestra sceglie di astenersi

Uno stop di 18 mesi. Per un anno e mezzo nell’Isola non si potranno realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile, eolico e fotovoltaico su tutti. Il Consiglio regionale ha approvato la legge voluta dalla Giunta di Alessandra Todde, una norma “transitoria e di emergenza” – spiegano dalla maggioranza – per poter pianificare il futuro energetico della Sardegna e la mappa delle aree idonee dove installare gli impianti.

La norma è stata approvata con 32 voti favorevoli, 21 astensioni e uno contrario. Le astensioni sono quelle del centrodestra, meno Alessandro Sorgia eletto con la Lega. L’opposizione ha scelto di astenersi perché la maggioranza non ha accolto alcune delle proposte da loro definite “sostanziali e migliorative del testo”.

“Non è una norma timida, non ha l’ambizione di istituire linee di politica energetica – ha detto nel suo intervento finale l’assessore all’Urbanistica, Francesco Spanedda -, ma serve a evitare di trovarci di fronte a un piano energetico costruito da altri in base a scelte, anche nazionali, che in maniera determinata si sono accavallate”. “Una norma che non prende tempo, ma fa perdere tempo – attacca Fausto Piga (FdI) -, arrivata dopo un percorso confuso e blindato, una norma debole, non efficace e ad alto rischio incostituzionalità: non avete ascoltato abbastanza i comitati e i territori”, dice rivolto alla maggioranza.

Il provvedimento intende garantire che lo sviluppo e la realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, “imprescindibili nell’ottica della decarbonizzazione e della transizione energetica, avvenga nell’ambito della tutela e della salvaguardia dell’ambiente”. Tra le modifiche presentate dall’opposizione e accolte dalla maggioranza, c’è la deroga al divieto di installazione per gli impianti agrivoltaici con altezza minima di due metri dal suolo e dimensione massima di 10 mw. Trasformato invece in un ordine del giorno, condiviso all’unanimità da entrambi gli schieramenti, il correttivo presentato da Franco Mula, capogruppo di Alleanza Sardegna, che impegna la Giunta a valutare la fattibilità dell’istituzione dell’imposta di produzione energia da fonti rinnovabili “per tutti gli impianti che vengono realizzati nel territorio regionale o in aree marine adiacenti anche se in acque internazionali”.

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