Il quadro è delineato: “La maggior parte del territorio sardo sarà area non idonea a ospitare impianti di produzione da energia rinnovabile”. A chiarirlo, a margine della riunione di Giunta in cui si è licenziato il disegno di legge sulle aree idonee, è la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
La Sardegna, chiarisce la presidente “potrebbe essere così la prima regione approvare la norma sulle aree idonee”. Con la presidente anche gli assessori dell’Industria Emanuele Cani, dell’Ambiente Rosanna Laconi, degli Enti locali, Francesco Spanedda, insieme alle assessore dei Trasporti in Barbara Manca e della Cultura Ilaria Portas.
“Finalmente stiamo regolamentando il nostro territorio in una sfida trasformativa che ferma la speculazione e blocca il consumo selvaggio di suolo – sottolinea la presidente -. La Sardegna non si farà più calpestare ma gestirà la propria transizione ecologica”. Dai rappresentanti dell’esecutivo arriva subito un chiarimento: pale eoliche e pannelli fotovoltaici potranno essere installati “solo sulle aree già compromesse”.
Inoltre, altro elemento rimarcato, le autorizzazioni. “Quelle che hanno dato vita alle paure legittime dei cittadini che si sono visti travolti da tutte queste richieste, non saranno considerate effettive, così come quelle già rilasciate e che vanno in contrasto a quanto disciplinato nel disegno di legge approvato og