Sono stati trovati resti umani riconducibili a Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da San Sperate che, secondo la Procura, sarebbe stata uccisa dal marito, Igor Sollai, 43 anni attualmente in carcere a Uta con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Erano dentro un borsone da calcio, accanto a un albero. I carabinieri hanno trovato il corpo, o quello che resta, della donna. Il borsone è stato portato via dopo un primo accertamento fatto dal medico legale Roberto Demontis e dopo i rilievi del Ris di Cagliari.
Il ritrovamento è avvenuto nelle vicinanze del Ponte romano a San Priamo a Sinnai, dove in questi giorni si stavano concentrando le ricerche e dove era stato rinvenuto sangue su una roccia e un bite dentale che, in base agli accertamenti del Ris, appartenevano proprio alla donna scomparsa. Ed è proprio il luogo del ritrovamento e i primi rilievi a confermare l’ipotesi che i resti del corpo siano proprio suoi.
Sul posto sono arrivati gli specialisti del Ris di Cagliari che stanno eseguendo i primi rilievi; anche il medico legale e il pm Marco Cocco che coordina le indagini dei carabinieri e che, poco fa, aveva sospeso l’interrogatorio di Igor Sollai. Domani sarà affidata l’autopsia dei resti e solo allora si avrà la certezza definitiva.
Impegnati nelle ricerche negli ultimi due giorni solo pochi carabinieri e il conduttore del cane molecolare: l’animale, specializzato nella ricerca di tracce di sangue e cadaveri, non deve essere disturbato dalla presenza di troppe persone