Primarie, oltre 55mila firme. Barracciu-record. Guerra psicologica?

Il numero minimo delle firme da raccogliere per potersi candidare era stato fissato in 5000; il numero massimo di firme da depositare in 5500. Ma tutti i candidati alle primarie del centrosinistra hanno preferito abbondare. E così le firme raccolte complessivamente sono state oltre 55mila. Un numero che quasi coincide con le previsioni che circolano attorno a quanti si presenteranno a votare alle Primarie.

La nota ANSA che riporta questo dato è accompagnata da una dichiarazione di Francesca Barracciu: “Ogni firma – ha dichiarato l’eurodeputata, e candidata alle primarie del centrosinistra sardo – rappresenta la voglia decisa di partecipare e contribuire al cambiamento della Sardegna. Il numero complessivo di sottoscrizioni è anche un messaggio chiaro e forte al tavolo del centrosinistra e a coloro i quali stanno sollevando dubbi sull’opportunità e legittimità di procedere con le primarie: per le ‘parlamentarie’ votarono in 37 mila, oggi solo con le firme superiamo le 45mila adesioni”.

Abbondantemente. Il dato finale, infatti (sommando le dichiarazioni dei candidati) supera le 55mila. Nel dettaglio, la Barracciu ne ha raccolte 24.221. Gianfranco Ganau e Roberto Deriu circa diecimila ciascuno. Andrea Murgia più di ottomila. Il socialista Simone Atzeni dovrebbe presentarsi nel pomeriggio per depositare le sue cinquemila firme. E duemila ne ha raccolte l’unico degli aspiranti candidati che non è riuscito a raggiungere la quota minima, e che quindi non potrà presentarsi: l’ogliastrino Maurizio Piras.

Ma il dato significativo – e da questo la evidente soddisfazione della Barracciu – è che se il voto delle primarie dovesse corrispondere alle firme raccolte, l’eurodeputata otterrebbe più del 40 per cento, conquistando la vittoria al primo turno. Secondo gli osservatori, è questo il passaggio decisivo. Si ritiene, infatti, che un eventuale ballottaggio potrebbe essere difficile per l’eurodeputata. E infatti la diffusione di questi dati ha introdotto, nel confronto sulle primarie, l’elemento della “guerra psicologica”.

Scettico  Andrea Murgia il quale, dopo aver precisato che le “sue” firme sono state consegnate con tre giorni di anticipo, aggiunge: “Le cifre che veramente mi fanno paura non sono queste. Sono invece i dati della disoccupazione.  Abbiamo perso 54 Alcoa”.

Barracciu, riferisce la nota Ansa, ritiene chiuso anche il discorso su possibili candidature successive alla data di oggi e parla di una campagna elettorale che sarà caratterizzate dall’illustrazione “della mia visione di Sardegna, del metodo e del mio modello di leadership: gli avversari politici sono il centrodestra e Cappellacci, non gli altri candidati alle primarie”. Favorevoli a ulteriori candidature se provenienti da altri partiti della coalizione, Roberto Deriu e Gianfranco Ganau. “Ma – ha chiarito il sindaco di Sassari – solo entro le 20 di oggi, perché altrimenti si giocherebbe una partita con regole strane”.

Il sindaco di Sassari ha aggiunto che porterà avanti una campagna elettorale “che non sarà affatto precongressuale, perché le primarie e il congresso del Pd sono due cose separate. Piuttosto la mia sarà incentrata sulle tematiche cruciali della Sardegna, in un momento di difficoltà dell’Isola e punterà – conclude – essenzialmente sul lavoro e la riforma della Regione in un’ottica di proposta e confronto con i cittadini”.

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