Portovesme, Consiglio regionale compatto: “Bisogna salvare 1.200 posti di lavoro”

Tutti compatti per salvare la produzione della metallurgia dello zinco nel Sulcis Iglesiente della Glencore e i 1200 posti di lavoro collegati. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui si impegna la Giunta regionale “ad adottare tutte le iniziative necessarie e opportune, sia a livello nazionale che regionale, affinché la Glencore tenga fede agli impegni assunti con le parti sociali, con la presentazione del piano industriale, scongiurando il proseguo di attività con la sola linea weeltz e riveda la propria decisione di interrompere la linea zinco, mantenendo gli attuali livelli occupazionale della Portovesme srl, nonché di verificare altre soluzioni possibili per l’acquisizione dello stabilimento”.

L’approvazione del provvedimento è arrivata al termine della giornata iniziata con lo sciopero dei lavoratori della Portovesme srl davanti ai cancelli dello stabilimento metallurgico del Sulcis, prima di trasferirsi a Cagliari. Quindi la discussione in Consiglio regionale con gli interventi dei capigruppo. A illustrare la mozione e lo stato della vertenza è stato Antonio Solinas, presidente della IV Commissione (Governo del territorio) che ha ribadito l’importanza della seduta perché “possa dare più forza alla Sardegna nella riunione di domani al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla possibilità di chiusura  della Portovesme srl da parte di Glencore”.
Solinas ha ricordato l’importanza strategica dell’attività della Portovesme srl nella lavorazione dello zinco e del piombo, ma anche i 1200 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro e dell’incertezza che stanno vivendo anche le loro famiglie. Per Solinas è evidente che la Glencore non ha intenzione di tener fede all’accordo sottoscritto con i sindacati sul progetto per la lavorazione dei materiali critici come il litio. Solinas, che ha voluto riunire la commissione che presiede a Portovesme per dare solidarietà ai lavoratori, ha ricordato che la cassa integrazione scade a ottobre.
In proposito anche l’intervento di Gianluigi Rubiu (Alleanza Sardegna-Pli) secondo cui “la vertenza della Glencore richiede unità e un lavoro comune di tutte le forze politiche anche in previsione dell’incontro di domani al Ministero”.
Alessandro Pilurzu del Pd ha richiamato alla responsabilità dell’azienda e Gianluca Mandas (M5s) ha sottolineato che “non è solo una questione economica ma di giustizia sociale e di responsabilità”.

Per Alberto Urpi (Sardegna al centro 20Venti) è importante l’unità di tutte le forze politiche, dei lavoratori, dei sindaci e dei sindacati. Luca Pizzuto ha esortato i colleghi a reagire uniti per dare un mandato pieno alla Regione Sardegna nella discussione di domani a Roma e Stefano Tunis (Sardegna al centro 20Venti) ha ribadito il pieno sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie. Solidarietà a tutti i lavoratori che lottano per il proprio posto di lavoro è stata espressa anche da Alessandro Sorgia, capogruppo del Gruppo Misto.
A guardare verso il Governo nazionale è stato l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani che nel suo intervento ha ribadito: “La vera questione è che l’Italia non ha una sua politica industriale e questa assenza di programmazione ci porta a vivere sempre sull’onda delle esigenze spicciole. Questa Giunta crede all’industria e in passato non tutti hanno avuto la stessa posizione. Qualcuno ha creduto in passato che la Sardegna possa vivere senza industria, noi abbiamo un’idea diversa e riteniamo che non si possa crescere davvero senza industria. E permettetemi anche di parlare di energia: non c’è industria senza un prezzo competitivo dell’energia e senza infrastrutture efficienti. Anche per questo riteniamo che un atto di democrazia sia fissare un prezzo energetico unico europeo per le industrie, dovunque si insedino”.
Quindi il passaggio sulla Glencore: “Ringrazio il governo Meloni per la risposta spontanea e contraria davanti all’annuncio di Glencore sullo smantellamento delle linee di produzione. Domani a Roma ribadiremo questo concetto insieme alla disponibilità della Regione a un dialogo con la multinazionale per ridurre il costo dell’energia, che è davvero difficilmente sostenibile”.
Per domani, alle 18 incontro al ministero delle imprese e del Made in Italy con i ministri Adolfo Urso, Marina Calderone, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, i rappresentanti della Regione, le organizzazioni sindacali e l’azienda.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share