La mostra, curata da Achille Bonito Oliva e da Electronic Art Cafè, presenta una ventina di opere dei maestri della Pop Art e della storica Street Art Americana: da Andy Warhol, padre di tutti gli artisti pop di ieri e di oggi, ai pionieri della street art Keith Haring e Jean Michel Basquiat, fino a Shepard Fairey, che con la sua celebre copertina di “Time” dedicata a Obama ha sdoganato la street art nella cultura popolare e mediatica.
A fianco di questi artisti già ampiamente storicizzati, sarà presente in mostra una selezione di lavori di una trentina di nuovi artisti Italiani, figli ideali e continuatori della cultura Pop nell’era contemporanea, riuniti sotto lo slogan “Pop Up Revolution!”.
Il MdM Museum di Porto Cervo da tempo promuove una serie di mostre e inziative dedicate agli artisti della mitica stagione della pop art americana, e a quegli artisti italiani, come Mimmo Rotella e Mario Schifano, che di quel periodo e di quel linguaggio sono stati gli interpreti e i pionieri in Italia e in Europa.
Così nascono le mostre dedicate a Mimmo Rotella, nel 2008, “Playing Artypo”, a cura di Luca Massimo Barbero e a Mario Schifano, nel 2009, “Tutte Stelle”, sempre a cura di Luca Massimo Barbero, come la grande mostra di Andy Warhol, “The American Dream”, curata da Achille Bonito Oliva nel 2013, che raccontano
il dialogo ininterrotto tra la Pop Art americana e quegli artisti italiani che l’hanno reinterpretata e fatta propria in Italia e diffusa in Europa.
Ma la rivoluzione Pop di Andy Warhol e della prima, mitica stagione della street art di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat oggi sta dando di nuovo i suoi frutti: è in arrivo Pop Up Revolution, un nuovo movimento, virale, dinamico, insensibile alle tradizionali categorie che separano l’arte con la “A” maiuscola dalle forme diffuse del design, della moda, della comunicazione, dell’arredamento, del decoro urbano. Un movimento figlio di Haring e Basquiat, che per primi hanno portato l’arte nella strada e di ritorno nei musei, nei negozi e nei centri commerciali; figlio, ovviamente, di Andy Warhol, che per primo ha portato l’oggetto d’uso quotidiano nell’opera d’arte e nei musei. Ma anche di artisti Italiani come Mimmo Rotella e Mario Schifano: il primo si appropriò della “pelle della città” (i manifesti pubblicitari) per costruire i suoi quadri, il secondo delle immagini della comunicazione. Oggi, gli artisti di Pop Up Revolution! fanno entrare le loro opere in tutti gli anfratti della quotidianità, influenzando stili di vita e l’estetica del quotidiano delle grandi masse.
Il termine Pop Up, che riprende da una parte l’utopia Pop di Andy Warhol e dall’altro il gergo informatico delle finestre che si aprono automaticamente durante la visualizzazione di un sito, è sintomatico di questa nuova “rivoluzione artistica”, che vuole dilagare nella vita quotidiana “comparendo all’improvviso” (to pop up) in ogni momento della nostra esistenza.
E’ la rivoluzione “Pop Up”, di un’arte che compare quando meno ce lo si aspetta, dalla strada, alla casa, all’abbigliamento, alle mille forme della comunicazione virale che passa attraverso i social network (il regista Mimmo Calopresti ha girato un video sul movimento, che sta dilagando sulla rete).
Ecco allora le grandi composizioni di street artists come Pao, TvBoy, Mr. Wany e Atomo, che con la forza di colori piatti e acidi e dei loro messaggi diretti sulla strada, e sugli oggetti d’uso quotidiano, entrano nell’immaginario della gente comune; ecco le complesse composizioni, a metà strada tra astrazione e stilizzazione, di Eloisa Gobbo, Dany Vescovi, Tancredi Fornasetti, Sergio Raggio, Shamira Minozzi, Marco Colazzo e Michele Lostia; i collages coloratissimi di Felipe Cardeña e di Angelo Formica, in bilico tra sacralità e immaginario pop; i mondi colorati di Atzeni, Andrea Kim Mariani, Sergio Picciaredda e Stefano Esposito; ecco i personaggi a metà strada tra fumetto e satira di Dario Arcidiacono, di Max Ferrigno, di Giovanni Motta e di Aidan; i supereroi “glocali” di Domenico Pellegrino, decorati come i carretti siciliani, le donne stilizzate di Paolo Cassarà e Giancarlino Benedetti Corcos, Verdiana Patacchini e Piera Scognamiglio; i puzzle colorati di Daniele Fortuna e i personaggi pop-nipponici di Tomoko Nagao e Luigi Athos de Blasio; ecco i mondi immaginari di Enrico T. De Paris, di Antonio De Luca, di Faber, di Florencia Martinez e di Pautiero; ecco, ancora, le icone neopop di Francesca Manca di Villermosa, Paul Manazza, Miss Salopette, Anna Muzi, Carlo Alberto Rastelli, Sara Baxter e Cikita Zeta; e infine i folli e coloratissimi mondi fantascientifici di Sasha Frolova.
Dal 5 luglio al 14 settembre 2014, tutti i giorni 10.30 – 13.30 e 17.00 -24.00 artes.rosy@alice.it
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