Rosa Frau è morta discretamente, addormentandosi dopo pranzo, nel giorno di San Valentino. Aveva 111 anni e 186 giorni. Era nata, infatti, il 12 agosto del 1901 a Ovodda e là ha vissuto tutta la sua lunghissima vita fino all’ultimo giorno. Era la persona più anziana della Sardegna e la quarta in tutt’Italia.
Il 12 agosto del 2011 tutto il paese aveva festeggiato i suoi 110 anni. Una festa-convegno sulla longevità con la partecipazione (oltre che di tutte le autorità, dal sindaco al prefetto, al comandante dei carabinieri) di Silvio Garattini, direttore dell’istituto farmacologico Mario Negri di Milano, del rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino e di Luca Deiana, docente universitario e direttore del progetto Akea, acronimo della frase augurale “A kent’annos”.
Madre di quattro figli, tre femmine e un maschio (quest’ultimo morto in Francia, dov’era emigrato), sposata con Elia Cuga (deceduto nel 1989), tzia Rosa accettava di buon grado di essere “studiata”. Anche se non aveva una sua speciale ricetta per la longevità: solo una vita serena e regolare ben integrata nella comunità. Aveva lasciato i stucco i documentaristi della Bbc quando, all’età di 108 anni, si era messa a ballare davanti alla troupe il ballo a tre passi.
Stando alla classifica della longevità di Wikipedia, è ancora una donna la persona più anziana residente in Sardegna: Filomena Marongiu, di Villanova Monteleone, nata il 23 ottobre del 1904. Anche se nella classifica è preceduta da un’altra donna nata in Sardegna (alla Maddalena), ma residente a Montelupo fiorentino. Si tratta di Giuseppia Projetto, nata il 30 maggio del 1902. Prima nella classifica assoluta è Maria Redaelli, nata il 3 aprile del 1899 in Lombardia, a Inzago, e residente a Novate milanese.
Maria Redaelli è anche la quarta nella classifica mondiale (preceduta da tre giapponesi: il più anziano di tutti, e dunque l’uomo più vecchio del mondo, è Jiroemon Kimura, nato il 19 aprile del 1897). Complessivamente sono, in tutto il mondo, 14 i viventi nati alla fine del XIX secolo.